Riassunto analitico
Nel presente lavoro di tesi è stato condotto uno studio longitudinale volto ad indagare l’efficacia di un intervento comportamentale ABA applicato allo sport in bambini con Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD). Nello specifico è stata esaminata l’efficacia di questo intervento sia nel migliorare le abilità motorie, sociali e le autonomie personali dei bambini sia nell’apportare effetti positivi sul benessere e sulla qualità di vita dell’intero nucleo famigliare. Dalla revisione della letteratura riguardante gli ASD, emergono molti studi che confermano l’efficacia dell’intervento ABA su questi bambini. Tuttavia, raramente è stata indagata l’efficacia della combinazione tra ABA e sport e se questo intervento può avere effetti positivi anche sui genitori e sui fratelli e sorelle di questi bambini con autismo. È stato quindi condotto uno studio pilota su 3 bambini con ASD, che hanno partecipato ad un progetto di attività motoria in cui venivano implementati i principi dell’ABA, indagando e monitorando in tre momenti (tempo 1, tempo 2 dopo tre mesi, tempo 3 dopo sei mesi) le loro abilità motorie, sociali, autonomie e l’eventuale manifestazione di comportamenti socialmente non adeguati durante le attività. Inoltre, sono stati somministrati 4 questionari e un’intervista strutturata, compilati dalle madri, che avevano lo scopo di indagare sintomi d’ansia, depressivi e capacità di resilienza nelle madri ed aspetti emotivi e comportamentali nei fratelli/sorelle a sviluppo tipico dei bambini con ASD. E’ stato eseguito un confronto nel tempo con un gruppo di controllo, costituito da famiglie che non partecipavano al progetto, e con un gruppo di madri e bambini a sviluppo tipico. I risultati dei questionari, a conferma della letteratura scientifica, hanno mostrato un’iniziale significativa presenza di sintomi d’ansia, depressione e una bassa capacità di resilienza nelle mamme del gruppo sperimentale, nonché difficoltà emotive e comportamentali nei fratelli/sorelle dei bambini con ASD. Tali dati confermano che la presenza di un figlio con ASD rappresenta una fonte di stress per i conviventi e comporta sfide costanti nelle vite quotidiane di ciascun componente del nucleo famigliare. La seconda e la terza somministrazione dei questionari, a metà percorso e a progetto inoltrato, mostrano significativi miglioramenti nelle sintomatologie dei genitori, che riportano un maggior benessere e migliori percezioni delle abilità e delle nuove competenze dei propri bambini. Questi stessi infatti, già dal primo mese di attività, hanno mostrato significativi miglioramenti nelle abilità motorie e relazionali e nelle autonomie personali. Effetti benefici derivanti dal progetto sono stati riportati anche dai fratelli/sorelle dei bambini con ASD, che manifestano minori problematiche internalizzanti e, in particolare, minori comportamenti aggressivi rispetto al tempo 1 di somministrazione. I risultati sembrano quindi confermare l’efficacia della scienza ABA applicata all’attività sportiva, sia nel determinare miglioramenti nei bambini con ASD, in tutte le aree indagate (abilità motorie, abilità sociali, autonomie), sia nel favorire un miglioramento in termini di benessere psicologico in madri e fratelli e sorelle. Essendo uno studio pilota su pochi casi si sottolinea la necessità di una sua replicazione su un più ampio campione.
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