Riassunto analitico
Il presente lavoro prende in oggetto l’analisi del Français Contemporain des Cités parlato nel territorio parigino. In particolare, si indagherà sull’influenza della lingua parlata dagli immigrati magrebini sulla lingua parlata quotidianamente a Parigi. Questo fenomeno, messo in luce da molti linguisti e sociolinguisti, si è velocemente diffuso in tutta la capitale partendo dalla “banlieue", la periferia, fino ai quartieri del centro soprattutto tra i parlanti più giovani: questa specificità ha contribuito fortemente allo sviluppo e all’espansione di questo «gergo veicolare interetnico» (Goudailler) . Nel primo capitolo sono state esaminate le origini storico-linguistiche dell’argot francese, il suo passaggio da linguaggio criptato usato da bande criminali per mantenere la segretezza nei confronti della polizia, fino ad arrivare alla letteratura francese, dove si è guadagnato il proprio spazio. L’"argot" introduce delle caratteristiche e delle funzioni che hanno subito un’evoluzione nel tempo, rendendo questo fenomeno contemporaneo. La riflessione prosegue analizzando le modifiche strutturali del argot che sono dovute ai cambiamenti del senso e ai prestiti da altre lingue. Nel secondo capitolo si prende in considerazione la storia dell’immigrazione magrebina post-coloniale, per proseguire poi con la descrizione delle “banlieues’’ parigine dove è avvenuto il primo contatto tra le due realtà linguistiche: lingue parlate nel territorio magrebino e lingua francese. In seguito, sono stati presi in esame i singoli dialetti nordafricani e la lingua araba. Successivamente, viene approfondita l’indagine sulla comunità linguistica della ‘‘banlieue’’ che ha portato col tempo allo sviluppo del linguaggio parlato dai giovani nati in Francia ma di origini magrebina, il "Français contemporain des cités" (FCC). Si vaglieranno in seguito i cambiamenti attivati nel passaggio dal registro orale al registro scritto. Nel terzo ed ultimo capitolo viene discusso il fenomeno dell’integrazione linguistica dei giovani immigrati nordafricani a Parigi e la loro identità linguistica. Un punto centrale della nuova integrazione consiste nella dimensione artistica e culturale che si concretizza, ad esempio, attraverso la musica rap e romanzi scritti da autori di origini magrebina.
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Abstract
This work focuses on the analysis of the Français Contemporain des Cités spoken in the
Parisian territory. In particular, we will investigate the influence of the spoken language
of Maghrebi immigrants on the French spoken daily in Paris. This phenomenon,
highlighted by many linguists and sociolinguists, quickly spread throughout Paris starting
from the ‘‘banlieue’’, the outskirts, up to the districts of the center, especially among the
youngest speakers: this specificity has strongly contributed to the development and
expansion of this ‘‘interethnic vehicular jargon’’ (Goudailler) .
The first chapter examined the historical-linguistic origins of the French argot, its
transition from an encrypted language used by criminal gangs to maintain secrecy from
the police, up to French literature, where it has earned its own space. The
‘‘argot’’introduces features and functions that have evolved over time, making this
phenomenon contemporary. The reflection continues by analyzing the structural changes
of the argot that are due to changes in meaning and borrowings from other languages.
The second chapter takes into consideration the history of post-colonial Maghrebi
immigration, and then continues with the description of the Parisian ‘‘banlieues’’ where
the first contact between the two linguistic realities took place: languages spoken in the
Maghreb territory and the French language.Subsequently, the individual North African
dialects and the Arabic language were examined. Then, is deepnded the investigation into
the linguistic community of the ‘‘banlieue’’, which over time has led to the development
of the language spoken by young people born in France but of Maghreb origins, the
‘‘Français contemporain des cités’’ (FCC). The changes activated in the transition from
the oral register to the written register will be examined later.
The third and final chapter discusses the phenomenon of linguistic integration of young
North African immigrants in Paris and linguistic identity. A central point of the new
integration consists in the artistic and cultural dimension which are, for example, rap
music and novels written by authors of Maghrebian origins.
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