Riassunto analitico
La presente tesi ha come obiettivo quello di illustrare l’ utilizzo dell’ inglese come lingua franca e delle sue strategie pragmatiche nelle interazioni verbali spontanee condotte con interlocutori stranieri nell’ambito del turismo. Pur considerato il rilievo del turismo a livello economico globale e, di riflesso, dal punto di vista della comunicazione internazionale (ELF), la ricerca sull'ELF in quest' ambito sembra aver suscitato minore interesse rispetto ad altri campi d'indagine (es. business, accademico). Nello specifico, le conversazioni riportate hanno luogo presso la reception di un hotel nella provincia di Modena. I materiali utilizzati, pertanto, comprendono stralci di conversazioni condotte in prima persona con ospiti stranieri dell’ hotel; in mancanza della conoscenza di un’altra lingua straniera, l’ utilizzo dell’ inglese è privilegiato. Non essendo possibile registrare le conversazioni, il metodo utilizzato per la raccolta e la presentazione dei dati è quello degli appunti e delle vignette. Durante l’ orario di lavoro, ho preso appunti delle frasi ritenuti più interessanti dal punto di vista dell’utilizzo delle strategie pragmatiche; in un secondo momento, le stesse sono state riportate sotto forma di brevi descrizioni, riportandone il contesto. Una volta creata la vignetta, segue l’ identificazione e l’analisi delle strategie pragmatiche. I risultati mostrano come, a prescindere dal livello di competenza linguistica in inglese, i parlanti siano in grado di utilizzare efficacemente le strategie pragmatiche nelle conversazioni condotte in inglese come lingua franca al fine di raggiungere l’obiettivo della comunicazione. Le strategie pragmatiche, distanti dall’ essere semplici strumenti compensativi, si rivelano strumenti efficaci ed assolvono diverse funzioni, tra cui facilitare la comprensione, negoziare significati, rafforzare la chiarezza del messaggio veicolato, prevenire o affrontare e risolvere potenziali problemi. Il loro utilizzo evidenzia altresì la natura collaborativa e proattiva della comunicazione in inglese come lingua franca. Simili risultati sono riportati anche in altri articoli sullo stesso argomento (Schneider 2016, Jaroensak 2018, Wilson 2018). Alla luce di questo, viene evidenziato il contributo positivo che l’integrazione delle strategie pragmatiche può dare anche nell' ambito dell’ apprendimento dell'inglese in generale: promuovere una maggiore consapevolezza della variabilità degli usi e dei contesti dell’inglese come lingua franca; favorire lo sviluppo delle abilità pragmatiche necessarie per affrontare efficacemente tale diversità nel mondo reale e, di conseguenza, rafforzare la fiducia nelle proprie capacità linguistiche abbandonando il modello irrealistico del parlante “madrelingua” per abbracciarne uno in linea con i bisogni della comunicazione internazionale.
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