Riassunto analitico
La mia tesi si impernia su un video riguardante la Stasi, mai tradotto prima in italiano e ripreso da un ciclo di video di divulgazione storica sulla pagina YouTube MrWissen2go. Al suo interno è condensato in maniera assai esaustiva un quarantennio di storia tedesca non molto conosciuta ai più. Spesso si parla infatti della divisione della Germania in due blocchi, orientale e occidentale, specchio della lunga e logorante Guerra fredda. Non molto spesso però la Stasi è presa in considerazione dai non parlanti tedesco, forse perché ancora avvolta come da un alone di mistero, nonostante sia stata sciolta, assieme alla Repubblica Federale Tedesca, nel lontano 1989. L’oblio può essere inoltre ascritto anche al fatto che la Stasi ha causato, direttamente e/o indirettamente, troppe morti e dolore ai cittadini della Germania Est, contribuendo a scrivere una delle pagine più tristi della storia tedesca, che si è voluta dimenticare subito dopo la riunificazione. L’intento ultimo che questa tesi si propone, è quello di rendere accessibile il video in questione a tutti gli italofoni e quindi, implicitamente, di ampliare la conoscenza sul tema. La tesi si articola in tre capitoli: il primo inquadra storicamente la Stasi e ne traccia le peculiarità fondamentali; il secondo è un capitolo di analisi vera e propria in cui viene studiata la traduzione letterale e la sottotitolazione del video preso in esame e infine il terzo e ultimo capitolo affronta a livello teorico le varie tecniche di traduzione audiovisiva, con un focus particolare sulla sottotitolazione e le sue specificità. La discussione si apre dunque con una disamina del contesto storico che ha portato alla proliferazione e all’attecchimento del comunismo nella parte Est della Germania postbellica, spiegando come questa sia stata una scelta obbligata, in quanto dettata dall’Unione Sovietica, detentrice del potere. Ben presto la reggenza del partito unico, il SED, si trasformò in una vera e propria dittatura, di cui la Stasi fu il braccio armato. Le sue funzioni andavano dallo spionaggio al controllo capillare della società e degli esteri per intercettare e stanare possibili dissidenti. Non veniva risparmiato mezzo alcuno per il perseguimento di questo scopo di “difesa” della società. La tesi continua poi con l’analisi della traduzione e sottotitolazione del video, sottolineando come si tratti di un testo non improvvisato ma letto dal conduttore, che tenta di mantenere uno stile neutro, in bilico tra la correttezza stilistica dello scritto e l’immediatezza del parlato. Le difficoltà traduttive sono messe ben a fuoco, essendo costituite principalmente dalla resa dei numerosissimi realia di cui il video è asperso, come DDR, BRD o SED. Infine viene dato qualche rudimento circa la traduzione audiovisiva, vale a dire la trasposizione di un formato multimediale comprendente immagini, musica e parole, in una lingua d’arrivo diversa dall’originale. La forma di traduzione audiovisiva analizzata è la sottotitolazione, ma non mancano paragoni tesi a mettere in luce i pro e i contro rispetto ad altre tecniche traduttive, in particolare il doppiaggio. Vengono dunque dati accenni riguardanti le convenzioni tecnico/stilistiche a cui attenersi, così come lo sviluppo dei sottotitoli nel tempo. Si conclude asserendo che la sottotitolazione sia una forma di traduzione audiovisiva talvolta molto problematica e ardua, perché prevede limiti oggettivi di spazio e tempo da rispettare in maniera puntuale per avere una comprensione ottimale da parte dello spettatore e non minarne l’attenzione.
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Abstract
Meine Magisterarbeit stützt sich auf ein Video über die Stasi, das noch nie ins Italienische übersetzt wurde. Es stammt aus einer Reihe von Videos zur Geschichtsaufklärung auf der YouTube-Seite MrWissen2go. Darin sind in sehr umfassender Weise vierzig Jahre deutscher Geschichte zusammengefasst, die den meisten Menschen nicht geläufig sind. Oft hören wir von der Teilung Deutschlands im Ostblock und Westblock, die den langen und auftreibenden Kalten Krieges widerspiegelt. Allerdings wird die Stasi von Nicht-Deutschsprachigen nur selten in Erwägung gezogen, vielleicht weil sie immer noch geheimnisumwittert ist, obwohl sie bereits 1989 zusammen mit der Bundesrepublik Deutschland aufgelöst wurde. Die Vergessenheit kann auch darauf zurückgeführt werden, dass die Stasi den Bürgern der DDR direkt und/oder indirekt zu viel Tod und Leid zugefügt hat. Sie hat dazu beigetragen, eine der traurigsten Seiten der deutschen Geschichte zu schreiben, die man gleich nach der Wiedervereinigung vergessen wollte. Der Endzweck dieser Arbeit ist es, das betreffende Video allen Italienischsprechern zugänglich zu machen und damit implizit das Wissen über das Thema zu erweitern. Die Arbeit gliedert sich in drei Kapitel: Das erste bietet einen historischen Rahmen für die Stasi und umreißt ihre grundlegenden Kennzeichen; das zweite ist ein Kapitel der tatsächlichen Analyse, in dem die wörtliche Übersetzung und Untertitelung des untersuchten Videos beobachtet wird, und schließlich befasst sich das dritte und letzte Kapitel mit den verschiedenen audiovisuellen Übersetzungstechniken auf theoretischer Ebene, mit einem besonderen Schwerpunkt auf die Untertitelung und ihre spezifischen Merkmale. Die Erörterung beginnt mit einer Untersuchung des historischen Kontextes, der zur Verbreitung und Verwurzelung des Kommunismus im Osten des Nachkriegsdeutschlands führte, und erklärt, wie dies eine gezwungene Wahl war, wie sie von der Sowjetunion, dem Inhaber der Macht, auferlegt wurde. Bald wurde aus der Herrschaft der Einheitspartei SED eine ausgewachsene Diktatur, deren Waffe die Stasi war. Ihre Aufgaben reichten von der Spionage bis zur engmaschigen Kontrolle der Gesellschaft und der Außenpolitik, um mögliche Dissidenten abzufangen und aufzustöbern. Bei der Verfolgung dieses Ziels, die Gesellschaft zu "verteidigen", wurden keine Mittel gescheut. Die Magisterarbeit fährt dann mit einer Analyse der Übersetzung und Untertitelung des Videos fort. Es wird betont, dass es sich nicht um einen improvisierten, sondern um einen vom Moderator gelesenen Text handelt. Er versucht, einen neutralen Stil beizubehalten, der zwischen der stilistischen Korrektheit des geschriebenen Textes und der Unmittelbarkeit des gesprochenen Wortes balanciert ist. Die Übersetzungsschwierigkeiten rücken in den Vordergrund, da sie vor allem in der Wiedergabe der zahlreichen Realia bestehen, mit denen das Video gespickt ist, wie z. B. DDR, BRD oder SED. Schließlich werden einige Grundbegriffe zur audiovisuellen Übersetzung gegeben, d.h. zur Übertragung eines Multimedia-Formats mit Bildern, Musik und Wörtern in eine andere Zielsprache als das Original. Die analysierte Art der audiovisuellen Übersetzung ist die Untertitelung, aber es mangelt nicht an Vergleichen, die die Vor- und Nachteile anderer Übersetzungstechniken, insbesondere der Synchronisation, aufzeigen. Es werden daher Hinweise über die zu beachtenden technischen/stilistischen Konventionen sowie zur Entwicklung von Untertiteln im Laufe der Zeit gegeben. Abschließend wird festgestellt, dass die Untertitelung eine Form der audiovisuellen Übersetzung ist, die manchmal sehr problematisch und schwierig ist. Sie sieht nämlich objektive Grenzen von Raum und Zeit vor, die genau eingehalten werden müssen, um ein optimales Verständnis vom Zuschauer zu erreichen und seine Aufmerksamkeit nicht zu untergraben.
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