Riassunto analitico
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un profondo mutamento della concezione del lavoro, in particolare si tratta di una modifica alle priorità nella vita dei lavoratori. Il lavoro deve coniugarsi al meglio con la costruzione di una sfera privata e di concrete possibilità di crescita lavorativa, si ricercano impieghi che permettano un equilibrio vita-lavoro, una flessibilità oraria, welfare aziendale strutturato e clima lavorativo capace di fornire una prospettiva di crescita professionale. Si è conclusa, quindi, l’epoca in cui il punto di arrivo di un lavoratore consisteva nel trovare un contratto a tempo indeterminato, oggi siamo disposti a cambiare più e più volte contesto aziendale per trovare la giusta realizzazione. D’altra parte, per attirare talenti, è sempre più importante sviluppare, all’interno dell’azienda, un dipartimento che si occupi di soddisfare tutte le necessità dei lavoratori e creare un buon appeal all’esterno. Per le aziende medio-piccole questa funzione, in alternativa, può essere delegata ad uno Studio di consulenza. In entrambi i casi, è concezione sempre più diffusa che, per una completa e attenta gestione delle risorse umane, fondamentale per generare un impatto positivo sulle performance aziendali, sia diventato necessario l’utilizzo di diverse forme di Intelligenza Artificiale, attraverso queste è possibile tenere traccia più facilmente delle necessità e dei bisogni dei nostri dipendenti. Sono le nuove IA a creare visioni sempre più complete dei dati relativi al personale assunto, da queste si possono avere indicazioni essenziali su come, quando e chi attrarre in azienda proprio per rispondere a quelle necessità non facili da scorgere se non si ha una visione di tutto l’insieme. Nel mio elaborato analizzo, quindi, come tale cambiamento può essere affrontato dagli Studi Professionali del settore, tradizionalmente meno predisposti all’innovazione rispetto alle stesse imprese, che hanno un ritorno sull’investimento più immediato. Inizialmente mi sono concentrata sull’aspetto teorico, fornendo una panoramica su quello che i Big Data oggi rappresentano e come questi vengono utilizzati all’interno del mondo delle Risorse Umane. Di pari passo con la diffusione dei Big Data, il settore HR ha dovuto adeguare i propri sistemi informativi per sfruttare al meglio la grande mole di informazioni a disposizione, elaborandole e proponendo un’analisi descrittiva, predittiva e prescrittiva. Ho cercato di applicare quanto sopra descritto ad un caso pratico, rivoltomi da un’azienda cliente dello Studio presso il quale svolgo il mio periodo di praticantato che richiedeva un’analisi grafica e completa, impossibile da ottenere in autonomia con i propri sistemi gestionali. Da qui è nata dunque l’idea di utilizzare un sistema informativo ritenuto tra i migliori software attualmente presenti sul mercato, ovvero Tableau, che mi aiutasse nell’ individuare informazioni implicite nel singolo dato. In particolare, tali informazioni possono determinare possibili soluzioni di natura gestionale per fronteggiare un aspetto critico individuato dall’azienda, ovvero il fenomeno del turnover.
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