Riassunto analitico
Il sistema sanzionatorio del Codice Rocco si fonda sulla rigida dicotomia fra pene, irrogate nei confronti dei soli rei imputabili, e misure di sicurezza, applicate invece nei confronti dei soggetti imputabili o non imputabili giudicati socialmente pericolosi da parte del giudice. Questo sistema ha avuto origine dalla storica contrapposizione tra Scuola classica e Scuola positiva che fra Ottocento e Novecento animò il dibattito dottrinale in ambito penalistico: mentre i sostenitori del primo indirizzo dottrinale propugnavano il pieno libero arbitrio dell'uomo e, di conseguenza, auspicavano un sistema sanzionatorio ispirato principalmente ad un ideale retribuzionistico e di prevenzione generale, i sostenitori del secondo indirizzo dottrinale sostenevano, invece, che il comportamento dell'uomo fosse interamente determinato da fattori biologici, psicologici e sociali esterni al controllo umano, con la conseguenza che il diritto penale avrebbe dovuto avere come unico obiettivo quello di neutralizzare la pericolosità insita nel reo mediante l'irrogazione di una misura di sicurezza calibrata sulla personalità di quest'ultimo, di durata virtualmente indeterminata e ispirata prevalentemente a un ideale di difesa sociale. Di fronte a questa contrapposizione, numerosi furono i tentativi di giungere a un compromesso, fra i quali uno dei più importanti fu quello elaborato da Arturo Rocco nell'indirizzo tecnico-giuridico da lui inaugurato: proprio in tale indirizzo, in particolare, fu teorizzato il sistema sanzionatorio fondato sulla logica del doppio binario che ancora oggi caratterizza il nostro sistema penale. Scopo di questo elaborato, dunque, sarà, innanzitutto, quello illustrare il processo di genesi storica del concetto di pericolosità sociale, mediante la ricostruzione del pensiero dei principali autori che, sullo sfondo del dibattito fra Scuola classica e Scuola positiva, contribuirono a coniare e sviluppare tale concetto. Successivamente verrà illustrata la genesi storica del sistema del doppio binario, con una particolare attenzione a quegli indirizzi dottrinali come Terza scuola e Tecnicismo-giuridico che tentarono di operare un compromesso fra le opposte posizioni delle due scuole. Infine, partendo dall’analisi dell’attuale disciplina codicistica in materia di pericolosità sociale e doppio binario, verranno illustrati i principali profili problematici che attanagliano oggi tale materia, in attesa di una assai auspicata riforma da parte del legislatore.
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