Riassunto analitico
Questa tesi di laurea magistrale si concentra sull’analisi storico-letteraria della figura dell’insegnante nelle epoche storiche più significative della vita dell’essere umano. Ho scelto di trattare questa tematica poiché sono curiosa e interessata a scoprire quali sono state le grandi sfide che si sono trovati ad affrontare i docenti del passato, al fine di utilizzare il loro esempio nella pratica scolastica di oggi e di domani. Attraverso la lettura di testi e scritti di diverse epoche, inizieremo ad osservare come i grandi pensatori dell’antichità riuscissero a formare gli animi e le menti dei loro discepoli, le tecniche che usavano, all’interno del contesto storico-sociale in cui si trovavano ad agire. Successivamente, come ben sappiamo, la pratica dell’insegnamento avviene non più nell’ agorà, ma all’interno di luoghi ben definiti e adibiti appositamente alla funzione di scuole. Ci troveremo quindi ad osservare due facce della stessa medaglia: il docente buono e gentile che troviamo in De Amicis nel suo libro Cuore paragonate al docente severo e senza garbo che incontriamo in Dickens nel suo libro Oliver Twist. Personalmente, ho sempre pensato che dagli esempi del passato si possa imparare tanto, dal punto di vista teorico ma anche dal punto di vista pratico. Ecco perchè nell’ultima parte della mia tesi di laurea, partendo da una breve analisi del film Il ragazzo selvaggio del regista François Truffaut, leggerò in chiave critica quello che è il mio lavoro di docente di sostegno durante quest’anno scolastico. Credo che un percorso di laurea sia davvero significativo nel momento in cui teoria e prassi si vengono ad intrecciare, non solo attraverso la pratica del tirocinio diretto, ma con la vera e propria messa in gioco di noi stessi come persone e professionisti. Seguire un bambino con la sindrome dello spettro autistico, significa cercare nuove vie di comunicazione, nuovi stimoli, ridimensionando le proprie chiavi di lettura del mondo. Ma alla fine della giornata, quando l’insegnante di sostegno si trova a tirare le fila, sono certa che pensa, come il Kim di Kipling, “Egli mi ha aiutato nella mia ricerca e io l’ho aiutato nella sua”.
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