Riassunto analitico
Il Regno Unito non fa più parte dell’Unione europea dal 30 gennaio 2020. Ho analizzato la procedura di recesso contenuta nell’articolo 50 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e i negoziati tra le due parti che hanno dato origine al definitivo Withdrawal Agreement dell’ottobre 2019. Il lavoro parte con la disamina delle vicende storiche che hanno caratterizzato il post Seconda guerra mondiale, i principali fatti che evidenziano un rapporto mai del tutto sereno tra la Gran Bretagna e il Vecchio continente. Arriviamo così al referendum del 2016 con la storica scelta di uscire dall’Unione. I successivi tre anni sono quelli del negoziato per stabilire come debba avvenire il distacco dal punto di vista economico e commerciale. Vengono analizzate le varie bozze che portano al definitivo accordo di recesso raggiunto dai negoziatori il 17 ottobre 2019 e ratificato dal Consiglio europeo in seduta straordinaria. A oltre tre anni dal referendum su Brexit del 2016, i leader europei hanno dato il loro via libera all’uscita di Londra dall’Unione europea. In questo lavoro si è deciso di concentrarsi sulla gestione futura di una delle quattro libertà sancite dal Trattato di Maastricht del 1992 e che costituiscono il mercato unico dell’Unione europea: la libera circolazione dei lavoratori su tutto il territorio dell’Unione. Ne abbiamo approfondito l’evoluzione attraverso le sentenze della Corte di giustizia europea. Al momento è uno dei temi più delicati dal punto di vista giuridico, infatti riguarda il futuro dei diritti degli oltre tre milioni di cittadini europei residenti nel Regno Unito e del milione di cittadini britannici in Europa. Fino a dicembre 2020 è previsto un periodo di transizione ma, allo stato attuale, dal 1 gennaio 2021 occorrerà sicuramente munirsi di un valido passaporto per l'ingresso nel Paese (anche a fini turistici o di vista dei familiari). Per i cittadini UE che intenderanno stabilirsi nel Regno Unito dopo quella data e per un periodo superiore a tre mesi sarà necessario ottenere un apposito permesso i cui dettagli non sono stati ancora resi noti. La questione Brexit è tutt’ora in divenire, in quanto non sappiamo cosa succederà alla fine del periodo transitorio e non è escluso che subentrino ulteriori proroghe o accordi.
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