Riassunto analitico
L'evoluzione del settore dell'aviazione civile ha portato, nel corso del secolo scorso, a modificare l'organizzazione interna ad ogni aeroporto nazionale. Negli anni Sessanta sono nate le prime società alle quali venne affidata una struttura aeroportuale da gestire, con modalità imprenditoriale. La ragione è essenzialmente la ricerca di una migliore efficienza organizzativa che, un ente di gestione specializzato, è in grado di raggiungere. Il primo grande cambiamento concernente la società di gestione aeroportuale, avviene negli anni Novanta, con tre provvedimenti. Il primo, nel 1993, stabilisce che tutte le società di gestione debbano avere la forma di società di capitali. Successivamente, nel 1995, ci fu l'abrogazione delle norme che disponevano la partecipazione maggioritaria di capitale pubblico nella società. Infine, l'ultimo provvedimento, nel 1997, ha imposto che tutte le gestioni parziali venissero trasformate in gestioni totali. Un importante aggiornamento, vi fu con l'approvazione, nel 2005, della riforma del Codice della Navigazione, in riferimento alla parte aeronautica. Attraverso questa riforma, si sono voluti ridefinire i compiti e le responsabilità dei soggetti operanti nell'ambito aeroportuale, al fine di semplificare l'assetto normativo e regolamentare del settore dell'aviazione civile. In particolare, da questo momento, la figura del gestore aeroportuale trova, nel Codice, una sua disciplina unitaria e omogenea. Però, la qualificazione dell'attività svolta del gestore aeroportuale non è sempre stata univoca. Ci si riferisce alla possibilità che le attività in questione siano ritenute pericolose. Sia la giurisprudenza che la dottrina hanno dibattuto a lungo sulla corretta applicazione degli articoli 2043 sul risarcimento per fatto illecito e 2050 sulla responsabilità per l'esercizio di attività pericolose, del Codice Civile. In questo contesto, è complicato svolgere un discorso unitario, dovendo necessariamente prendere in considerazione fenomeni diversi per ogni determinata circostanza. Oltre alle responsabilità tipiche della società di gestione, si affiancano quelle riguardanti, ad esempio, il fenomeno del Bird-Strike, o quelle relative allo svolgimento dei servizi di assistenza a terra. Ma, recentemente, sta assumendo sempre più rilievo la questione dell'inquinamento prodotto in ambito aeroportuale. Sia per l'inquinamento acustico, che per quello atmosferico, il gestore aeroportuale si deve far carico di nuovi compiti e, dunque, nuove responsabilità. Si tratta di rispettare i requisiti imposti dalla legge affinché vengano minimizzati, se non eliminati, gli effetti nocivi prodotti dall'esercizio dell'attività aeroportuale.
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