Riassunto analitico
I compositi flowable vengono comunemente utilizzati come sottofondi di cavità e sono controindicati per ricostruire le superfici occlusali in quanto contengono una quantità minima di riempitivo e sono quindi soggetti ad usura. Sono recentemente stati sviluppati dei compositi flow altamente caricati che dovrebbero unire i vantaggi in termini di viscosità di un materiale fluido a quelli di resistenza dei compositi tradizionali in pasta. L’obiettivo di questa tesi è stato quello di valutare la differenza di usura e rugosità di superficie tra resine composite flowable altamente caricate e compositi packable tradizionali. È stato inoltre valutato l’effetto del tempo di polimerizzazione sulla proprietà meccaniche dei compositi. Sono stati scelti 2 compositi flowable caricati: il Clearfil Majesty ES flow-low viscosity (gruppo 1) e il Gaenial Universal Injectable (gruppo 3). Come controllo sono stati scelti due compositi in pasta: il Clearfil Majesty ES-2 (gruppo 2) e il Gaenial A’CHORD (gruppo 4). Sono stati creati 40 campioni di dimensioni 8X6X5 mm per ciascun gruppo ed ognuno è stato poi suddiviso in due sottogruppi: 20 sono stati polimerizzati 10’’ (sottogruppi A) e 20 per 80’’ (sottogruppi B). La rugosità di superficie è stata misurata su ogni campione attraverso un rugosimetro, prima e dopo il ciclo di masticazione. Per testare in vitro l’usura dei materiali è stato usato un simulatore di masticazione che, attraverso più cicli compiuti in 48 ore, è in grado di simulare circa 1 anno di masticazione. Per quanto riguarda la rugosità, sono state evidenziate differenze statisticamente significative tra i gruppi: 1A-1B (p=0.038), 1B-2B (p=0.019), 1B-4B (p=0.010), 2B-3B (p=0.34) e 3B-4B (p=0.003). L’analisi dell’usura invece ha evidenziato differenze statisticamente significative tra i gruppi: 1A-1B (p=0.000), 1A-2A (p=0.019), 1A-3A (p=0.002), 2A-2B (p=0.000), 2B-3B (p=0.02), 3A-3B (p=0.000), 3A-4A (p=0.043) e 4A-4B (p=0.013). La rugosità di superficie e l’usura dei compositi flowable altamente caricati sembra comparabile a quella dei compositi in pasta tradizionali. Inoltre, un tempo di fotopolimerizzazione maggiore comporta un miglioramento nelle proprietà meccaniche dei compositi.
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