Riassunto analitico
La diffusione della pandemia per COVID-19 degli inizi del 2020 ha cambiato definitivamente il quadro sociale, economico e industriale dell'Unione Europea. La diffusione della crisi avrebbe portato a una massiccia recessione economica minando la coesione sociale europea. Tuttavia, la necessità di azioni coordinate e unificate ha aperto la strada a una serie di misure rivoluzionarie che hanno avuto il loro culmine nella nascita dei tanto discussi Piani nazionali di ripresa e resilienza. Su questa stessa linea, questo studio prendere in considerazione il Piano di ripresa, trasformazione e resilienza spagnolo e, più in particolare, propone una stima degli effetti dei suoi investimenti sull'economia globale. Attraverso un'analisi delle sue componenti, viene elaborata una categorizzazione delle diverse attività secondo la classificazione statistica europea chiamata: Nomenclature of Economic Activities, riconosciuta in Italia come classificazione ATECO. Inoltre, attraverso l'uso delle tabelle Inter-Country Input Output fornite dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), è possibile effettuare i calcoli necessari per scoprire gli effetti che il finanziamento di determinate attività economiche in Spagna produce sul resto dell'economia mondiale. Inoltre, viene proposta una seconda analisi che prende in considerazione uno sfondo diverso. Infatti, questa seconda fase consiste nello studio degli effetti che questi investimenti creerebbero in un contesto autarchico spagnolo. Infine, i risultati di questo studio dimostrano che, sebbene la maggior parte del capitale generato dal piano beneficerà l’economia spagnola, un’eccessiva parte del valore creato andrà a vantaggio di altri Paesi. In generale, questi due diversi casi di studio dimostrano che, a causa della dipendenza del sistema spagnolo dalle importazioni, una parte significativa dei fondi stanziati dall'Unione Europea e in principio destinati per dinamizzare la resilienza della sua economia e industria, sarà in realtà di grande beneficio per la crescita di paesi extra-europei.
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Abstract
The spread of the COVID-19 pandemic at the beginning of 2020 has definitely changed the social, economic, and industrial framework of the European Union. The diffusion of the crisis would have led to a massive economic recession undermining the European social cohesion. However, the need for coordinated unified actions paved the way for a series of revolutionary measures that climaxed in the birth of the widely debated National Recovery and Resilience Plans. Along this line, this study takes into consideration the Spanish “Recovery, Transformation and Resilience Plan” and more specifically its financial investments to estimate their effects on the global economy. Through an analysis of the different components, it is possible to conduct a codification of the different assets following the European statistic classification: Nomenclature of Economic Activities. Moreover, by using the Inter-Country Input-Output tables provided by the Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD), it is feasible to develop the necessary calculations to discover the effects that financing determined economic activities in Spain would produce on the rest of the world economy. Furthermore, a second case study that applies the same methodology to a different background is presented. In fact, this second step entails the analysis of the effects that these investments would create in a Spanish autarchic setting. Finally, the results of this study demonstrate that although most of the value generated by the plan benefits the Spanish economy, an excessive part will advantage other countries. In general, due to the Spanish system's dependence on imports, these two different case studies show that a significant part of the funds granted by the European Union and allocated to accelerate the resilience of its economy will actually be implemented to boost non-Europe systems.
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