Riassunto analitico
In dialisi vengono utilizzate grandi quantità di acqua per diluire i concentrati per produrre il liquido di dialisi. La qualità chimica e microbiologica dell’acqua è essenziale per questo tipo di metodica. La qualità dell’acqua dipende quasi interamente dalla manutenzione dell’intero sistema idrico e molto importanti sono i test dei livelli microbiologici che permettono di valutare la presenza o l’assenza di batteri e di endotossine. Nei sistemi di dialisi c’è un alto rischio di infezioni poiché l’utilizzo di fluidi non microbiologicamente idonei che entrano in contatto con il paziente per infusione nel circolo sanguigno in caso di emodialisi o per infusione diretta nella cavità peritoneale in caso di dialisi peritoneale potrebbe causare infezioni aumentando il rischio di sepsi o infiammazioni con conseguente peggioramento dello stato di salute del paziente. Il presente studio ha valutato le caratteristiche di diversi dispositivi filtranti nel rimuovere le endotossine e i batteri durante un processo di filtrazione al fine di ottenere fluidi adatti nelle terapie dialitiche. Sono stati quindi effettuati test di sterilità, test di ritenzione endototossinica e test di ritenzione batterica su filtri a fibra cava e su filtri a fibra piana che presentano caratteristiche strutturali differenti sia in termine di materiale sia in termini di presenza o assenza di cariche elettrostatiche sui filtri. I risultati ottenuti dimostrano che i filtri a fibra cava hanno superato tutti i test saggiati e pertanto tali filtri possono avere un ruolo chiave nella purificazione dei fluidi che prevedono l’infusione diretta del dializzato al paziente senza reazioni avverse. I filtri a fibra piana hanno dato risultati insoddisfacenti per quanto riguarda il test di ritenzione endotossinica e pertanto tali filtri possono essere utilizzati per quelle applicazioni che prevedono una seconda filtrazione del fluido già microbiologicamente puro, come ulteriore sicurezza prima della sua infusione al paziente. In conclusione, nel momento in cui saranno sviluppate terapie nuove, soprattutto quelle che hanno come obiettivo la terapia dialitica a domicilio, saranno già presenti filtri caratterizzati che a seconda della qualità dei liquidi in ingresso (acqua potabile o acqua in uscita da sistemi di osmosi casalinga) e a seconda del target di purezza microbiologica in uscita, tali filtri potranno essere utilizzati in totale sicurezza senza correre il rischio che siano sovradimensionati o sottodimensionati.
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