Riassunto analitico
Scopo: con l’avvento delle tecniche ricostruttive microvascolari, i lembi peduncolati sono considerati da molti una soluzione chirurgica desueta. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare le odierne indicazioni dei lembi peduncolati nel distretto testa-collo, complicanze, gli effetti di eventuali trattamenti oncologici neo/adiuvanti, e gli esiti estetico/funzionali.
Tipo di studio: studio retrospettivo di coorte.
Metodo: sono stati arruolati 62 pazienti affetti da tumore del distretto testa-collo, operati con alcuni lembi peduncolati nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2016. Nello specifico sono stati presi in considerazione il lembo peduncolato di muscolo temporale (32 casi, 51,6%), di gran pettorale (27 casi, 43,5%), di trapezio (2 casi, 3,2%) e delto-pettorale (1 caso, 1,6%). Sono state ottenute le seguenti informazioni dal database informatico del Policlinico di Modena: anagrafica del paziente (sesso e data di nascita), diagnosi di malattia neoplastica e sue caratteristiche (sede di insorgenza, stadio TNM), tipo di lembo effettuato con breve descrizione dell’intervento, eventuale terapia chemioradiante neo/adiuvante (dosaggio in Gray e schema terapeutico), eventuale recidiva e descrizione dell’intervento per recidiva.
Risultati:
Conclusioni: i lembi peduncolati non sono destinati a sparire ma continuano ad evolvere e rimangono una parte importante dell’armamentario del chirurgo ricostruttivo del distretto cervico-facciale, consentendo buoni risultati funzionali ed estetici. Un’attenta ed accurata valutazione preoperatoria, che prenda in considerazione lo stato generale del paziente, le sue comorbidità, le caratteristiche ed il sito anatomico del difetto da ricostruire, dovrebbe sempre esser eseguita in modo da scegliere ed offrire al singolo paziente la più adatta soluzione ricostruttiva.
|