Riassunto analitico
La moda e l’ambiente sono da sempre caratterizzati da una relazione difficile: l’industria della moda, infatti, è vista come un pericoloso nemico dell’ambiente, in quanto sempre più spesso è difficile allineare gli interessi economici e la tutela dell’ambiente. In aggiunta, va considerato il rapporto turbolento tra la crescita economica e la sempre più evidente scarsità delle risorse naturali. Ad aggravare la situazione è stata la diffusione in tutto il mondo del fenomeno del fast fashion, un modello di business che si basa sulla produzione di grandi quantità di capi d’abbigliamento a basso costo e realizzati utilizzando materiali scadenti e talvolta persino dannosi; questo sistema permette alle grandi multinazionali di massimizzare il proprio profitto, dato che prodotti di scarsa qualità hanno un breve ciclo di vita e di conseguenza i consumatori sono indotti ad acquistare continuamente nuovi capi. Questo ha l’ovvia conseguenza di un aumento degli scarti, dato che quasi sempre i materiali utilizzabili non sono nemmeno riciclabili. Proprio il diffondersi del fast fashion e l’esasperazione delle problematiche ambientali e sociali che da sempre contraddistinguono il settore moda, molti consumatori stanno progressivamente aumentando la propria consapevolezza verso tali questioni e si stanno indirizzando verso un atteggiamento più attento alla sostenibilità ambientale e sociale. Il tema della sostenibilità si è diffuso largamente in tutti i settori, tra cui appunto quello della moda: rappresentando, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, uno dei più inquinanti, numerose sono state le sollecitazioni dei consumatori per una produzione più attenta nei confronti delle tematiche ambientali, sociali e di governance, quali la riduzione delle emissioni e l’eliminazione dello sfruttamento dei lavoratori. Il presente lavoro di ricerca mira ad analizzare il rapporto che i consumatori hanno nei confronti della moda realizzata attraverso una produzione sostenibile e nei confronti del fast fashion, analizzando quindi se investire in processi produttivi sostenibili possa produrre un differenziale positivo nella mente del consumatore al momento della scelta di acquistare un capo d’abbigliamento.
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