Riassunto analitico
La società dei consumi si fonda sull’insoddisfazione permanente, cioè sull’infelicità. Il potere consumista ha occupato il vuoto lasciato dalla crisi delle Istituzioni (Chiesa, Stato, Famiglia), diventando totalitario. Esso si automantiene denigrando la merce che è appena stata messa sul mercato dopo averla promossa come la migliore possibile e, in modo più subdolo, soddisfando (riempiendo di aspettative) così completamente ogni desiderio che nell'individuo non possa nascere l’impulso di desiderare qualcosa di diverso: il desiderio si trasforma in bisogno e diventa un’esigenza compulsiva e una dipendenza da cui nemmeno il bambino è immune. Il gioco, che è uno spazio di libertà regolata da proprie leggi, aiuta a sviluppare il senso critico e i valori della convivenza civile, come la solidarietà, contribuendo a porre un freno all'omologazione e all'individualismo della società dei consumi.
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