Riassunto analitico
Obiettivo: questo studio mira a stabilire se la durata dei sintomi di distress respiratorio nella polmonite da COVID-19 severo influiscono sulla necessità di ventilazione meccanica e sugli outcome clinici. Materiali e metodi: lo studio consiste in uno studio di coorte osservazionale retrospettivo multicentrico condotto su pazienti ospedalizzati in cinque terapie intensive COVID-19 di ospedali universitari dell'Emilia Romagna. I pazienti inclusi sono adulti con polmonite secondaria a SARS-CoV-2 con P/F <300 mmHg, sintomi di distress respiratorio e necessità di ventilazione meccanica invasiva o non invasiva. I criteri di esclusione sono stati: tempo di inizio del distress respiratorio incerto, pazienti al fine vita e supporto ventilatorio meccanico prima del ricovero in ospedale. Risultati: abbiamo analizzato 171 pazienti, stratificati in terzili sulla base della durata del distress respiratorio prima dell'applicazione di supporto con ventilazione meccanica. Il tasso di necessità di ventilazione meccanica invasiva è significativamente differente tra i vari terzili (17/57 nel primo a durata minore del distress, 29/57 nel secondo e 40/57 nel terzo a durata maggiore). Inoltre il tempo di distress respiratorio ha aumentando significativamente il rischio di ventilazione invasiva all'analisi univariata, associazione confermata dall'analisi multivariata. Gli outcome clinici non hanno mostrato differenze tra i terzili. Discussione: questo studio pone l'ipotesi che la durata dei sintomi di distress respiratorio possa giocare un ruolo nella necessità di ventilazione meccanica invasiva che i pazienti con COVID-19 svilupperanno, sebbene la suddetta ipotesi sia da approfondire con studi non retrospettivi. Inoltre, suggerisce che sarebbe utile stabilire strategie specifiche volte a identificare e gestire precocemente i primi sintomi di distress respiratorio, a prescindere dai livelli di ipossiemia e della severità della dispnea.
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