Riassunto analitico
Questa tesi nasce dalla volontà di esplorare il tema della didattica della storia, tema ancora molto dibattuto su cui è necessario fare chiarezza. In prima battuta, si è cercato di tracciare un quadro ampio e mai banale del concetto di storia, della storia come scienza, della storiografia e della metodologia su cui si basa il lavoro dello storico, quindi il primo capitolo raccoglie e propone una cornice teorico-metodologica creata grazie all'ausilio di alcuni testi fondamentali, che forniscono uno sguardo innovativo sulla storia, intesa come scienza a tutti gli effetti con un proprio codice epistemologico rigoroso al quale attenersi per poter approcciarla correttamente, per far sì che possa essere annoverata tra le scienze sociali che hanno per oggetto di studio gli uomini. Nel secondo capitolo si comincia ad entrare nel merito della didattica della storia, a partire dalla consultazione delle indicazioni e delle guide nazionali ed europee che fanno luce su quelli che devono essere i riferimenti teorici e pedagogici del processo di insegnamento e di apprendimento, in particolare nella scuola dell’infanzia e in quella primaria. Dopo una prima introduzione più ampia, ci si è concentrati sugli obiettivi e sui traguardi di competenza collegati proprio alla disciplina storica, compiendo un focus particolare sulla formazione degli insegnanti di tutti gli ordini di scuola. All’interno del terzo e quarto capitolo si indaga la didattica per competenze mettendola in relazione con alcune delle più importanti ricerche degli ultimi anni effettuate dagli storici e insegnanti dell'associazione Clio 92, i quali hanno raggiunto una padronanza e una competenza sulla questione, tali da riuscire a creare ed impostare un approccio metodologico e didattico indicato per la costruzione del curricolo. Nella costruzione del curricolo è importante tenere conto della verticalità dello stesso, che va ad incidere sulle conoscenze e sulle modalità con cui esse vengono proposte: i concetti, le conoscenze e le metodologie che vengono messe in atto in ogni grado di scuola sono fortemente collegate a ciò che dovrà avvenire in quelli successivi. E’ un percorso di apprendistato cognitivo che comincia dalla scuola dell’infanzia e finisce al termine della scuola secondaria di secondo grado, che riesce unire la didattica per competenze a quella per concetti, in ottica interdisciplinare e interculturale, al fine di permettere allo studente di raggiungere una completa maturazione al termine del proprio percorso di studi, in modo tale da saper gestire le proprie conoscenze e competenze per poter affrontare in maniera critica e consapevole la propria vita nella società e nella comunità in cui vive. Infatti, ciò che si afferma in questa trattazione è l’importanza fondamentale che ricoprono i primi anni di scuola, dai 3 ai 6 anni, nel percorso di costruzione di alcune strutture e modalità operative e cognitive nel bambino, utili anche negli anni a venire, perché è proprio in quella fase che la plasticità mentale e neuronale permette di acquisire più facilmente strategie e conoscenze, che resteranno per sempre. La chiave di tutto sta nella preparazione degli insegnanti e nella sinergia del percorso di progettazione a più livelli e ciò richiede un grande sforzo da parte di tutti gli attori coinvolti, nella riorganizzazione operativa e teorica del lavoro a scuola e la storia, proprio per la sua natura epistemologica, e l’approccio alla didattica descritto possono essere il punto di partenza ed il motore in favore di questo cambiamento necessario.
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