Riassunto analitico
Lo scopo del presente lavoro di tesi dal titolo “Inclusione di qualità: storia, approcci e modelli dell’educazione inclusiva” è quello di cercare di rispondere a quesiti che indagano la qualità dell’inclusione scolastica, in particolare quali sono gli approcci culturali, le politiche gestionali e le pratiche organizzative che la rendono tale. Il lavoro si articola in una prima parte di natura teorica, composta da tre capitoli, seguiti da una seconda parte costituita dagli ultimi tre capitoli che interessano la descrizione e la valutazione critica del percorso di ricerca, comprendente anche i questionari sottoposti ai docenti intervistati, e che termina con le riflessioni sui dati raccolti. Il presente lavoro di ricerca nasce dall’esigenza di indagare l’evoluzione storica, pedagogica e legislativa dell’educazione inclusiva, rilevandone il livello di qualità attraverso le risposte ai questionari (appositamente costruiti) sottoposti ai vari attori che sono parte costitutiva della realtà scolastica. Nonostante i risultati della ricerca non siano generalizzabili, e considerandone i limiti di esaustività, si può affermare che essi siano un utile punto di partenza per riflettere sullo stato dell’inclusione nelle scuole, per evidenziare le azioni che si possono compiere per promuovere politiche inclusive, individuando un repository di buone pratiche e, di contro, cercando di agire per migliorare gli aspetti che ostacolano il processo di inclusione. Le figure intervistate occupano un ruolo fondamentale nello studio della qualità dell’inclusione in quanto diretti interessati sotto diversi punti di vista: il dirigente, che si presuppone debba avere una diretta competenza sulla formazione dei docenti e sulle azioni che la scuola deve mettere in atto per garantire un ambiente inclusivo; la funzione strumentale, che si riveste di un impegno pedagogico, didattico e di coordinamento del sistema che si occupa del sostegno degli alunni in difficoltà; i docenti, che dovrebbero assumere sempre più il profilo del Docente Inclusivo per attuare un agire educativo che permetta a ciascuno di sentirsi accolto; la voce delle famiglie, infine, riveste un ruolo fondamentale, in quanto diretti interessati del processo inclusivo e della sua efficacia. Dall’analisi dei risultati si evince che esiste ancora un divario tra le norme e le applicazioni reali delle politiche di inclusione nel contesto scolastico e le motivazioni di tali gap risiedono principalmente nelle barriere architettoniche e nella configurazione degli edifici scolastici e nel continuo turnover degli insegnanti (soprattutto di sostegno) che non garantiscono continuità. I risultati della ricerca possono essere, infine, spunto di riflessione per lo sviluppo di successive indagini sul campo.
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