Tipo di tesi |
Tesi di laurea magistrale |
Autore |
ZANNI, ALDO
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URN |
etd-05182021-170205 |
Titolo |
Studio delle strategie sintetiche di derivati idrosolubili dell’isoflavone genisteina per applicazioni in ambito medico |
Titolo in inglese |
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Struttura |
Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche |
Corso di studi |
SCIENZE CHIMICHE (D.M. 270/04) |
Commissione |
Nome Commissario |
Qualifica |
RIGAMONTI LUCA |
Primo relatore |
RONCAGLIA FABRIZIO |
Controrelatore |
FERRARI ERIKA |
Correlatore |
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Parole chiave |
- Acido glucoronico
- Analisi PCA
- Genisteina
- Glicosilazione
- Solfonazione
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Data inizio appello |
2021-06-11 |
Disponibilità |
Accessibile via web (tutti i file della tesi sono accessibili) |
Riassunto analitico
I fitoestrogeni isoflavonici sono un gruppo di composti polifenolici di grande interesse per le possibili applicazioni in ambito medico. La genisteina, uno dei più attivi flavonoidi naturali, presenta ad esempio potere anti-ossidante, anti-proliferante e anti-tumorale. Una delle sfide ancora di grande interesse per affinare gli studi farmacocinetici su uomo ed animali è comprendere meglio cosa influenza la biodisponibilità, l’assorbimento e il metabolismo a cui vanno incontro gli isoflavoni. I derivati della genisteina maggiormente studiati sono quelli portanti almeno uno dei tre ossidrili fenolici funzionalizzato con un gruppo solfato o glucosio, in quanto sono anche i più presenti nella principale fonte nutrizionistica naturale della genisteina, la soia e i prodotti derivati, o nei cicli metabolici a cui può andare incontro l’aglicone. Per approfondire gli studi farmacocinetici occorre trovare un metodo di sintesi dei derivati isoflavonici che sia semplice, rapido e restituisca un prodotto ad elevato grado di purezza e solubile in acqua. Il lavoro di tesi ha previsto quindi uno studio chemiometrico preliminare con analisi PCA sulle proprietà degli isoflavoni e possibili derivati target individuate dai descrittori molecolari generati attraverso il software AlvaDesc (AlvaScience), al fine di effettuare una loro categorizzazione multivariata in base a caratteristiche quali ad esempio solubilità in acqua e idrofilicità. Si è poi passati alla revisione dei metodi di sintesi noti in letteratura per le migliori funzionalizzazioni della genisteina selezionate e all’individuazione delle possibili sintesi percorribili nel nostro laboratorio. Ha seguito lo svolgimento delle sintesi scelte fino all’ottenimento, purificazione e caratterizzazione dei tre derivati della genisteina 7-O-B-D-glucoside (detto anche genistina), 7-O-B-D-glucoronide e 7-O-solfato. Per la sintesi del derivato glucosidico e glucuronico si sono seguite due diverse strategie di sostituzione nucleofila note in letteratura per altri flavonoidi, le quali evitano di proteggere le funzioni idrossiliche non interessate dalla funzionalizzazione e di sfruttare la maggiore reattività del gruppo OH nella posizione target. Per il solfato invece si sono eseguite una protezione totale di tutti e tre i gruppi OH fenolici presenti, seguita dalla deprotezione selettiva dell’ossidrile in 7 di interesse, per poi solfonare con acido clorosolfonico e successiva neutralizzazione-deprotezione one-pot che porta direttamente al prodotto d’interesse. Tutti i composti sono stati caratterizzati con spettroscopia H NMR, spettroscopia infrarosso, LC-MS ESI+/- e analisi elementare, e sono risultati avere il necessario grado di purezza per i successivi studi in ambito medico.
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Abstract
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File |
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