Riassunto analitico
Il difficile connubio tra calcio e finanza negli ultimi anni sta cambiando il modo di fare business nelle società sportive. La geografia dell’industria calcistica dimostra come in diverse nazioni sono stati effettuati investimenti in strutture e capitale umano, per fare del calcio il simbolo di uno sviluppo economico e sociale. Dunque, il potere mediatico del calcio ha iniziato a far gola ai governi centrali di Paesi che ora puntano anche sullo sport per imporsi a livello mondiale. Le società sportive costituiscono un caso aziendale molto particolare. Qualsiasi tipo di impresa, per definizione, opera in un macroambiente correlato ad uno o più fattori di rischio. Le società sportive oltre ad assumersi rischi di natura economica e finanziaria, assumono rischi di natura sportiva, ovvero legati alle prestazioni degli uomini che ogni settimana scendono in campo. L’inscindibilità della variabile sportiva dai risultati economici rende la gestione finanziaria di questo tipo di società molto complessa: è più difficoltoso assumersi rischi di carattere finanziario, che possano in qualche modo intaccare la liquidità e la sostenibilità del business nel tempo, proprio perché c’è bisogno di tenere conto dei risultati sportivi, molto più difficili da prevedere rispetto ai flussi di cassa. Nel mondo del calcio, infatti, si fa sempre più attenzione alla capacità delle squadre di indebitarsi e assorbire il debito contratto. Le federazioni internazionali, da anni ormai, disciplinano tramite delle regole ferree la gestione economica e finanziare di ogni club. L’obiettivo di queste norme è in linea di massima di consentire di attenuare il gap tra società medio-piccole e grandi in termini di capitale economico a disposizione. Le piccole società sono più inclini ad accumulare debito, non disponendo di ingenti somme di capitale su cui fare affidamento. Le norme delle organizzazioni calcistiche internazionali hanno la finalità di limitare gli aumenti di capitale (sotto tutte le loro forme da quelle più “pulite” a quelle meno “pulite”) da parte dei grandi club e evitare il sovra indebitamento dei club medio-piccoli. Attraverso dati, raffronti e statistiche, si tratta in sostanza di fornire uno strumento di consultazione, sperando attraverso una piacevole lettura, di conoscenza del mondo del calcio. La presente trattazione è dedicata agli aspetti storici, istituzionali, organizzativi gestionali, economici e contabili delle società calcistiche, ormai considerate a pieno titolo imprese indirizzate al profitto e attente all’economicità e alla sostenibilità, oltre che ai risultati sportivi.
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Abstract
The difficult combination of football and finance in recent years is changing the way of business is done in sports clubs.
The geography of the football industry shows how investments in structures and human capital have been made in different countries, to make football the symbol of economic and social development. Therefore, the media power of football has started to appeal to the central governments of countries that are now also focusing on sport to establish themselves worldwide. Sports clubs are a very special case study. Any type of business, by definition, operates in a macro environment related to one or more risk factors. In addition to taking on economic and financial risks, sports clubs also take on risks of a sports nature, that is, linked to the performance of men who take the field every week.
The inseparability of the sports variable from the economic results makes the financial management of this type of company very complex: it is more difficult to assume financial risks, which can somehow affect the liquidity and sustainability of the business over time, precisely because there is it is necessary to take into account sports results, which are much more difficult to predict than cash flows.
In the world of football, in fact, more and more attention is paid to the ability of the teams to get into debt and absorb the debt contracted. The international federations, for years now, regulate the economic and financial management of each club through strict rules. The aim of these rules is in principle to allow the gap between medium-small and large companies to be mitigated in terms of available economic capital. Small companies are more inclined to accumulate debt, not having large sums of capital to rely on. The rules of international football organizations aim to limit capital increases (in all their forms from the "cleanest" to the least "cleanest") by large clubs and to avoid the over-indebtedness of small and medium-sized clubs.
Through data, comparisons and statistics, it is basically a matter of providing a consultation tool, hoping through a pleasant reading, knowledge of the world of football. This discussion is dedicated to the historical, institutional, organizational, managerial, economic and accounting aspects of football clubs, now fully considered companies aimed at profit and attentive to economy and sustainability, as well as sports results.
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