Riassunto analitico
Nell’ultimo decennio, l’Italia sta assistendo a un importante flusso migratorio di stranieri provenienti da diversi Paesi del mondo. Questa nuova presenza impone al nostro Stato una trasformazione sociale in direzione della multiculturalità, un cambiamento necessario che sia in grado di includere all’interno del tessuto sociale e culturale la diversità. Tale rinnovamento ha investito inevitabilmente anche la scuola, che ha sentito il bisogno di riorganizzare in senso multietnico gli insegnamenti, il curricolo e lo stile educativo; infatti le situazioni delle classi italiane fortemente multiculturali hanno richiesto alla scuola un lavoro attento ed efficace per promuovere il dialogo e l’apertura, favorendo la relazione positiva tra le culture e superando stereotipi e pregiudizi. Data questa necessità, la presente tesi intende proporre una ricerca finalizzata a indagare la relazione tra alunni stranieri e italiani, analizzando come questi due gruppi percepiscano l’empatia e la qualità e quantità del contatto con l’outgroup. La tesi è strutturata in quattro capitoli di cui i primi due teorici indagano rispettivamente il costrutto di empatia e contatto, la loro evoluzione nel tempo e le teorie in merito proposte da diversi studiosi. L’empatia viene analizzata come costrutto multidimensionale, in grado di includere aspetti affettivi e cognitivi, mentre il contatto viene proposto come possibile soluzione a stereotipi e pregiudizi che limitano la relazione positiva tra gruppi diversi. Il terzo capitolo, invece, nasce dal desiderio di approfondire, in una dimensione più prettamente pedagogica, le strategie educative/didattiche che l’insegnante potrebbe utilizzare per favorire empatia e contatto nelle attività scolastiche quotidiane. Infine, il quarto capitolo presenta una ricerca che vuole osservare la relazione tra bambini di culture diverse in classi multietniche; lo studio analizza la percezione di alunni italiani e stranieri sulle tre variabili di empatia, qualità e quantità del contatto e osserva come queste correlino tra loro. Dalla ricerca sono emerse alcune significatività: è stato dimostrato che all’aumentare di quantità e qualità del contatto percepito con l’outgroup si riscontrano più alti valori di empatia sia negli alunni italiani che negli stranieri; inoltre è emerso che in entrambi i gruppi qualità e quantità del contatto si influenzano reciprocamente, in quanto direttamente proporzionali. Per quanto concerne le differenze tra i due gruppi, la ricerca ha mostrato che gli stranieri percepiscono maggiore quantità di contatto e una qualità più positiva rispetto agli italiani, cioè sentono di entrare più in relazione con l’outgroup e soprattutto ne avvertono una qualità migliore. La scelta di realizzare questa tesi di ricerca nasce dal desiderio di analizzare come venga percepita la relazione interetnica dai bambini di alcune scuole primarie e come questa possa migliorare grazie alle “buone prassi” adottate da docenti competenti; tale studio ambisce quindi a essere uno spunto di riflessione per poter, nel mio futuro lavoro da insegnante, educare alla diversità, al dialogo, al rispetto e all’accoglienza.
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