Riassunto analitico
Nella presente tesi verrà trattato il tema della valutazione formativa che a differenza della valutazione sommativa, svolta alla fine del corso, non definisce i criteri impiegati e non ricorre a feedback, viene condotta in itinere e mostra gli obiettivi e i contenuti in grado di cambiare la mappa cognitiva e la sfera emotiva e relazionale degli studenti. Nel primo capitolo verrà specificato cosa si intende per processo valutativo mettendo in evidenza l’importanza del ruolo dell’insegnante che deve favorire la condizioni necessarie per avviare i processi di sviluppo e raggiungere gli obiettivi proposti; verranno inoltre evidenziate le teorie di apprendimento che trovano impiego nella valutazione diagnostica e formativa. Nel secondo capitolo, si andrà ad esaminare la valutazione nel lavoro di didattica a distanza (DAD), nel periodo di emergenza sanitaria da covid-19, situazione straordinaria che porta con sé il bisogno di individuare ancor meglio la maniera più opportuna di valutare, non nel senso di misurare, ma di valorizzare ciò che il bambino sa fare, potenziando gli sforzi di ogni alunno. Infine, nel terzo capitolo, sarà esposta una riflessione sul senso dell' attuale modalità valutativa che, con l’Ordinanza ministeriale 172/2020, ha cambiato nuovamente gli scenari della scuola italiana, ponendo gli insegnanti davanti ad una nuova opportunità, un ripensamento complessivo del processo valutativo che ponga basi solide e figuri da punto di ripartenza in direzione di una consapevole logica di apprezzamento. Alla base del lavoro proposto c’è dunque la voglia di andare oltre il voto numerico, spostando l’attenzione all’intero processo di apprendimento, rappresentandolo e descrivendolo in una prospettiva formativa e personalizzata e adoperando strumenti di narrazione di un percorso quali prove individualizzate, griglie, rubriche, che portano ad auto-valutarsi per migliorarsi. Una grande e nuova sfida per gli insegnanti della scuola italiana.
|