Riassunto analitico
La Pianura Padana, delimitata dalle Alpi a nord e dagli Appennini a sud, è la più grande pianura alluvionale d'Italia. In un'area di 533 km2 situata tra i fiumi Po, Secchia e Panaro, dove verrà realizzato un foglio della Carta Geologica d'Italia in scala 1:50.000 (foglio 184 “Mirandola”), abbiamo ricostruito la distribuzione delle facies alluvionali nel sottosuolo attraverso l'analisi e l'interpolazione di 1123 dati del sottosuolo, inclusi carotaggi e prove penetrometriche. Nell'area di studio sono stati individuati due intervalli stratigrafici principali. L'intervallo stratigrafico inferiore è costituito principalmente da sabbie fluviali del tardo Pleistocene. L'intervallo stratigrafico superiore, di spessore variabile, è costituito principalmente da argille e limi di piana inondabile e palude di età olocenica, con depositi subordinati di canale, argine e rotta fluviale. I corpi di canale fluviale oloceniche sono lenticolari e localmente amalgamati sulle sabbie del Pleistocene. Di conseguenza, il contatto sabbia-fango (ESMC) si trova a diverse profondità (tra 0 e 40 m) e quote altimetriche (tra 18,5 e -23 m slm). La distribuzione delle sabbie fluviali nel sottosuolo ha evidenziato la presenza di dossi fluviali sepolti allungati in direzione W-E, che sono stati interpretati come paleocanali padani. Il dosso fluviale più meridionale, più ampio e continuo, è stato interpretato come depositato da un fiume a canali intrecciati. Gli altri dossi più a nord, più discontinui, sono stati interpretati come il risultato dell'attività di canali singoli. Queste caratteristiche stratigrafiche testimoniano il passaggio da migrazione laterale del fiume Po nel Tardo Pleistocene a un pattern avulsivo/distributivo nell'Olocene.
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Abstract
The Po Plain, bounded by the Alps to the north and by the Apennines to the south is the largest alluvial plain in Italy. In a 533 km2-wide area located between Po, Secchia and Panaro rivers, where a sheet of the Geological Map of Italy at a scale of 1: 50,000 is going to be realized (sheet 184 “Mirandola”), we reconstructed the distribution of sub-surface alluvial facies by analyzing and interpolating 1123 subsurface data, including cores and penetration tests. Two main stratigraphic intervals have been identified in the study area. The lower stratigraphic interval consists mainly of fluvial-channel sands of late Pleistocene age. The upper stratigraphic interval, of variable thickness, consists mainly of floodplain and swamp clay and silt of Holocene age, with subordinated fluvial channel-related deposits. Holocene fluvial channel sands are lens-shaped and locally amalgamated onto Pleistocene sands. As a result, the sand-mud contact (ESMC) is located at different depths (between 0 and 40 m) and elevations (between 18.5 and -23 m asl). The distribution of fluvial-channel sands in the subsurface highlighted the presence of buried fluvial ridges elongated in W-E direction, which have been interpreted as Po paleochannels. The southernmost fluvial ridge, wider and more continuous, is interpreted as deposited by a braided paleo-river. The others located northward, narrower, and more discontinuous, are interpreted as deposited by single-tread channels. These stratigraphic features testify to the transition from a laterally migrating Late Pleistocene Po River to Holocene avulsive/distributive Po channel pattern.
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