Riassunto analitico
Il presente elaborato si è posto come obiettivo quello di indagare la comprensione dell’evento della pandemia da Covid-19, nei bambini della scuola dell’infanzia e di come la narrazione autobiografica sia utile nella rielaborazione del periodo di isolamento che ne è conseguito. Allo scopo di favorire i processi di comprensione dei bambini, la narrazione è uno strumento fondamentale che permette, sia di riferire ad altri un pensiero, e nello stesso momento permette al bambino di costruire attivamente e rielaborare il suo pensiero anche grazie all’interazione di altri e di un adulto più competente. La famiglia è il contesto privilegiato per lo sviluppo delle competenze emotive ma anche la scuola è importante, soprattutto in un’ottica di rientro alle abitudini dopo un periodo di lungo isolamento. Nel primo capitolo viene affrontato il tema della pandemia da Covid-19 e del suo impatto sulla vita delle famiglie, e come avviene la comprensione di un evento così importante nei bambini e negli adolescenti. Questo evento ha influenzato in modo consistente la vita dei bambini e degli adolescenti che hanno subito numerosi cambiamenti in breve tempo. La scuola è stata la prima istituzione ad essere colpita dalle misure restrittive di contenimento del virus, e si è dovuto ripensare le modalità di svolgere le attività didattiche, integrando i nuovi spazi virtuali agli ambienti di apprendimento. La pandemia si può definire come evento traumatico, un trauma sociale a causa della sua estensione e diffusione. All’interno del secondo capitolo vengono approfonditi i concetti di memoria autobiografica e di narrazione autobiografica. La memoria autobiografica, a partire dall’infanzia e durante il corso di tutta la vita, è la base della nostra conoscenza del mondo in quanto responsabile del ricordo delle informazioni e il fondamento del rapporto con gli altri e con sé stessi. Il rapporto che si crea tra linguaggio e pensiero è frutto di un’attività costruttiva circolare, in continuo movimento tra interno ed esterno. In sintesi, il linguaggio risulta essere il collegamento tra la memoria autobiografica e la narrazione, permette infatti di dare forma agli eventi ricordati, metterli in relazione e di connetterli tra di loro per formare una storia di vita coerente. In questo elaborato viene preso in considerazione maggiormente il periodo dell’infanzia, e concentrandosi in questa fase della vita del bambino, uno dei contesti privilegiati all’interno dei quali si sviluppano le competenze narrative sono è la scuola. La narrazione a scuola, specialmente nel periodo dell’infanzia, è uno strumento fondamentale in quanto mezzo di conoscenza di sè e di costruzione di significati. Per aiutare i bambini nella comprensione di un evento così complesso come la pandemia da Covid-19, è importante fornire loro strumenti che permettano ai bambini l’espressione delle proprie emozioni tramite il gioco, la narrazione e il disegno, in un ambiente sicuro e protetto. Il capitolo tre dell’elaborato si concentra sui testi per l’infanzia, finzionali e informativi, che trattano l’argomento del Covid. Nel quarto capitolo si compie una rassegna degli studi e degli articoli riguardo le attività di narrazione autobiografica e la comprensione del Covid. La base di queste attività è un approccio narrativo autobiografico, declinato in attività di lettura, racconto, di ascolto di storie e attività che favoriscono la riflessione, il pensiero critico, l’espressione delle proprie idee attraverso la conversazione in piccolo e grande gruppo. Successivamente si descrivono alcune attività che sono state proposte a un gruppo di bambini di cinque anni che frequenta la scuola in cui lavoro.
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