Riassunto analitico
Il presente lavoro intende ricostruire la storia del tempo pieno in Italia e in particolare la nascita e l'evoluzione di questo modello in una scuola milanese, la primaria Francesco Crispi. Nel primo capitolo viene ricostruito il contesto storico, politico e sociale in cui il modello di scuola a tempo pieno si è sviluppato. Una parte importante è dedicata agli aspetti legislativi, in particolare alla legge 820 del 1971, e ai principali riferimenti pedagogici (Don Lorenzo Milani, Bruno Ciari e Francesco De Bartolomeis). Nel secondo capitolo viene trattata la diffusione del modello e la sua realizzazione nel territorio nazionale, vengono presentate le ipotesi di programma e curriculum elaborate da pedagogisti, insegnanti e direttori didattici tra la fine degli Anni Settanta e metà degli Anni Ottanta. In particolare vengono analizzati il caso torinese, quello di Rho con Silvano Federici, il progetto di Adro (Brescia) e quello di Spilamberto (Modena). L'analisi del contesto milanese e della scuola Francesco Crispi è affrontata nel terzo capitolo. Una prima parte è dedicata all'analisi del contesto sociale e culturale in la scuola Crispi si trovava negli anni Settanta. In seguito viene descritta la storia della nascita e dello sviluppo del tempo pieno in Crispi che inizia intorno al 1970 con alcune esponenti del Movimento di Cooperazione educativa e fiorisce tra la fine degli Anni Settanta e negli Anni Ottanta con un nuovo direttore didattico e insegnanti provenienti dalla scuola di Rho. Nell'ultima parte del capitolo viene presentato il modello organizzativo della scuola e analizzato il progetto educativo e didattico, ricostruito grazie alle fonti orali (insegnanti che hanno lavorato nel tempo pieno) e a dettagliati documenti redatti con il ciclostile elettronico trovati nell'archivio della scuola.
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