Riassunto analitico
L'anno 2020 sarà sicuramente ricordato come l’anno dell’emergenza sanitaria da Coronavirus (Covid-19) che, a partire dalla Cina, si è poi dilagata in tutto il mondo colpendo i principali Stati europei fino a raggiungere anche il continente americano. In un primo momento l’aumento dei casi è stato agevolato dai diversi Governi che hanno sottovalutato l’impatto che la malattia avrebbe potuto avere sulle vita di ogni uomo. La veloce diffusione della malattia ha fatto sì che, nei primi giorni di Marzo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarasse che l’epidemia da Coronavirus fosse in realtà etichettabile come pandemia a causa della sua rapida diffusione in tutto il mondo. In seguito ai primi casi rilevati a Codogno, altre città hanno registrato un aumento dei casi tra cui Parma. Il progetto di questo scritto parte da questa città e focalizza la sua attenzione sull’Azienda Ospedaliera-Universitaria chiamata, come ogni altra realtà sanitaria, a dare una risposta tempestiva ed efficace nella gestione della crisi causata dall’epidemia di Coronavirus. Partendo da una descrizione della situazione agli inizi di Marzo sarà poi possibile addentrarsi nel contesto specifico ospedaliero il quale permetterà di comprendere le strategie aziendali nonchè comprendere la modifica dei processi di assistenza e di cura dei pazienti. L’obiettivo di questa tesi è quello di proporre una ricostruzione dei fatti per arrivare a comprendere come le realtà sanitarie possano affrontare le emergenze anche quando le informazioni necessarie scarseggiano. Lo scopo viene realizzato attingendo alle risorse offerte dagli studi di Karl Weick sul sensemaking e sui processi di creazione di senso che vengono messi in atto da ogni uomo per attribuire senso e significato alla realtà. L'’analisi di questi contesti in continuo cambiamento permetterà di definire quali siano state le azioni vincenti in risposta alla pandemia e soprattutto tentare di comprendere come sia possibile per le realtà sanitarie riuscire ad essere preparate per l’imprevisto.
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