Riassunto analitico
Il presente lavoro si propone di analizzare la disciplina normativa applicabile al modello di gestione dell'in house providing, alternativo alle procedure di evidenza pubblica, dalle origini dell'istituto fino all'introduzione del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 recante il “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”, come integrato dal decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100, che ha previsto numerose novità in materia di razionalizzazione delle società a partecipazione pubblica, con l'obiettivo di ridurne il numero ed i costi di funzionamento. Al fine di esaminare le figure principali, le circostanze e gli elementi che vengono in rilievo in tale ambito si è scelto di proseguire nel seguente modo: dopo una prima parte dedicata all'analisi dei principi e requisiti fondamentali in materia di affidamento in house, si è proceduto alla disamina delle nuove direttive europee adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, in data 26 febbraio 2014, ed il loro regime giuridico, per poi concludere con le innovazioni introdotte nel “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”. Date queste premesse, il capitolo I avrà ad oggetto l'inquadramento giuridico della società in house con particolare attenzione ai requisiti introdotti dalla Corte di Giustizia con la nota sentenza Teckal e sentenze successive, concludendo con un'analisi dell'istituto come recepito dall'ordinamento italiano prima delle Direttive del 2014. Il capitolo II sarà dedicato all'analisi della normativa introdotta dalle direttive del 2014 dell'Unione Europea, analizzate con specifico riguardo alla disciplina dell'in house providing. Il suddetto capitolo si occupa, in particolare, dei caratteri e dei limiti che derivano dalla definizione dei requisiti del modello di gestione in house. Col successivo capitolo III ci si è proposti di analizzare, in maniera precisa il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante il “nuovo Codice dei contratti pubblici”, come integrato dal decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56, che ha dato attuazione delle Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25 UE in materia di concessioni e appalti pubblici, ed il D. lgs n. 175/2016 (Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica), con particolare attenzione alle novità introdotte in tema di affidamento diretto. In conclusione, è possibile affermare che tutti i temi trattati nel presente lavoro presentano un elemento in comune, facilmente individuale nel bene giuridico “concorrenza”. Infatti, se la concorrenza rappresenta l'oggetto giuridico e sociale di un libero mercato, esso rileva altresì nelle ulteriori fattispecie in cui la Pubblica Amministrazione provvede in proprio (in house) derogando al generale obbligo di indire una gara pubblica.
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