Riassunto analitico
Il presente elaborato affronta il delicato tema della responsabilità penale del datore di lavoro in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Si individuano in primis gli indici di riconoscimento del principale garante della sicurezza sul lavoro e in seguito si delinea la distinzione tra il datore di lavoro nel settore privato e nella pubblica amministrazione. Innumerevoli sono gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza, che vengono esaminati, partendo dall’art. 2087 c.c., definito architrave del sistema prevenzionistico, fino ad arrivare allo strumento con cui è possibile trasferire, solo in parte, la funzione di garanzia, ossia la c.d. delega di funzioni. La trattazione prosegue con la disamina degli illeciti contravvenzionali per il datore di lavoro previsti dal d.lgs. n. 81/2008 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e con lo studio dei delitti di comune pericolo e dei delitti colposi di evento di omicidio e lesioni previsti dal codice penale. Il tragico incendio del 2007 nelle acciaierie ThyssenKrupp di Torino, in cui hanno perso la vita ben 7 operai, offre lo spunto per affrontare il controverso tema della responsabilità delle persone fisiche per omicidio e lesioni commessi con dolo eventuale in danno dei lavoratori. Infine vengono passati in rassegna i diversi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sui criteri di imputazione della responsabilità a titolo di dolo eventuale o colpa cosciente nella causazione dell’evento, anche alla luce delle indicazioni date dai giudici della Corte di Cassazione con la sentenza ThyssenKrupp a Sezioni Unite n. 38343 del 24 aprile 2014.
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