Riassunto analitico
Un argomento di crescente interesse nel mondo scientifico è rappresentato dal decadimento cognitivo. Il concetto di decadimento cognitivo lieve, o MCI (Mild Cognitive Impairment) si è evoluto nelle scorse due decadi, e attualmente rappresenta uno stato cognitivo intermedio tra quello che si osserva nel fisiologico invecchiamento e la demenza. Per questo, è importante per i professionisti sanitari essere coscienti dell’esistenza di questa condizione. Numerosi studi di popolazione hanno misurato la prevalenza dell’MCI, che sarebbe compresa tra il 15% e il 20% nelle persone di 60 anni o più. Perciò, si tratta di una condizione comune, con cui molti clinici hanno a che fare. Il tasso annuale di progressione a demenza varia dall’8% al 15% all’anno. Pertanto, l’MCI è una condizione che è importante identificare e trattare. Attualmente, inoltre, non vi sono farmaci o altri trattamenti approvati per il decadimento cognitivo lieve da parte della Food and Drug Administration, eccetto l’aducanumab, un anticorpo monoclonale, la cui commercializzazione è stata vietata in Europa dall'EMA. Nel corso di questa tesi sono stati trattati innumerevoli aspetti inerenti all’epidemiologia del decadimento cognitivo lieve. Si è parlato della prevalenza, dei fattori di rischio e protettivi, e di come sia evoluta la comprensione di questa condizione medica. Si è affrontato il tema dell'adozione di criteri diagnostici specifici, come quelli proposti dal DSM-5. Gli argomenti trattati sono stati molteplici: tra i fattori di rischio e protettivi considerati vi sono la dieta, l'esercizio fisico, l'età, il sesso, la genetica, i fattori di rischio vascolari, il diabete, la carenza di vitamina B12 e acido folico associata all'iperomocisteinemia. Si è parlato del calo degli estrogeni in menopausa, e degli effetti della terapia ormonale sostitutiva; inoltre, si è discusso degli effetti del consumo di bevande alcoliche, di tè e caffè, oltre che del legame tra deficit uditivi e decadimento cognitivo. Si è parlato inoltre dei sintomi neuropsichiatrici associati all'insorgenza di MCI, e alla progressione a demenza. Si è discusso anche del ruolo del danno ossidativo nell'insorgenza del decadimento cognitivo lieve. In questo lavoro sono stati riportati i risultati degli studi più citati e di maggiore impatto presenti in letteratura, e gli esiti di studi recenti che mostrano come l'MCI sia un concetto tuttora in evoluzione, che rappresenta un ambito di ricerca molto attivo.
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