Riassunto analitico
La tesi si propone di studiare i canali attraverso cui i fattori istituzionali interagiscono con i sistemi socioeconomici, con particolare attenzione allo studio della realtà europea. La prima parte della ricerca si focalizza sull’analisi dell’economia istituzionale, che rappresenta uno dei principali filoni di ricerca che studiano il legame tra le istituzioni e le interazioni tra gli attori economici. In particolare, la tesi vuole in primo luogo rappresentare le maggiori differenze tra il filone di ricerca neoclassico e quello dell’economia istituzionale, ripercorrendo l’evoluzione del dibattito fino a descrivere alcuni dei fattori determinanti che si collegano ai processi di crescita economica, come i diritti di proprietà, la corruzione, l’ordinamento politico, le forme di decentramento istituzionale e amministrativo, la fiducia tra gli agenti, i costi di transazione e la cultura. In secondo luogo, l’analisi muove i propri passi nel definire il legame esistente tra il filone di ricerca dell’economia istituzionale e il processo che ha portato alla definizione e all’espletamento della Politica di Coesione europea, sottolineando il ruolo giocato dalla capacità amministrativa, dal capitale territoriale e dalla qualità delle istituzioni nel definire gli obiettivi e il funzionamento della politica regionale comunitaria. Tale analisi è accompagnata da una rassegna degli indici della qualità istituzionale, che analizzano diversi aspetti dello sviluppo economico per quanto riguarda indicatori come la corruzione, l’ordinamento politico, il grado di decentramento, l’efficacia delle politiche e della regolamentazione e lo stato di diritto. Una parte degli indicatori viene poi utilizzata per eseguire un’analisi empirica a livello regionale della relazione tra istituzioni e sviluppo economico in Europa. La tesi si conclude con un'analisi empirica dell'impatto della qualità istituzionale sulla crescita economica delle regioni europee.
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