Riassunto analitico
Il concetto di sviluppo sostenibile è entrato a far parte delle nostre vite, assumendo un ruolo fondamentale, in tempi piuttosto recenti. I cambiamenti climatici che interessano il nostro pianeta hanno spinto le istituzione locali ed internazionali ad elaborare delle linee guida al fine di arginare i rischi sull’ecosistema. Le imprese vengono investite di una nuova responsabilità ambientale, la quale richiede il perseguimento di nuovi obiettivi da conciliare con la ricerca del profitto. In questo elaborato verrà ripercorso nel primo capitolo l’evoluzione della normativa di sostenibilità a livello globale, europeo e nazionale caratterizzata oggi da una crescente attenzione ed urgenza, arrivando a porsi anche obiettivi estremamente ambiziosi, quali ad esempio il raggiungimento di zero emissioni entro il 2050. Nonostante sia piuttosto recente la crescente importanza dello sviluppo sostenibile, le sue teorie risalgono già ai primi anni 30’ quando venne individuato per la prima volta un obbligo sociale in capo alle impresa. Furono elaborate numerose teorie nel corso della storia, le quali si sono evolute in base ai nuovi scenari che man mano si delineavano, creando una solida base empirica, la quale necessitava a questo punto di modelli pratici per l’implementazione effettiva della sostenibilità all’interno delle imprese. Nacquero quindi i primi modelli pratici che consentirono nel concreto alle industrie di poter non soltanto elaborare una strategia di sostenibilità ma anche di misurare le performance, di monitorare i risultati e di porre in essere azioni migliorative. Si procederà dunque, nel secondo capitolo di questo elaborato, all’analisi delle principali teorie di sviluppo sostenibile e dei suoi strumenti di implementazione. Esistono tuttavia alcuni settori dove l’adozione di politiche sostenibili risulta maggiormente problematica in conseguenza del tipo di attività svolta. Questo elaborato si pone come obiettivo quello di analizzare la possibilità di implementare politiche ambientali in un settore con alti rischi di inquinamento come quello siderurgico. Viene dunque effettuata, nel terzo capitolo, un’analisi approfondita dell’industria dell’acciaio, riportando l’evoluzione che ha interessato i processi di produzione sino ai giorni nostri, l’attuale andamento economico del settore ed in ultimo le problematiche ambientali che interessano quest’attività ed i principali problemi di inquinamento ad esso associati. Al fine di comprendere quanto sia delicata la questione ambientale nel settore siderurgico si riporterà, nel quarto capitolo, il caso dell’ex Ilva di Taranto, uno dei disastri ambientali più importanti della storia italiana. Verrà affrontata tale vicenda in maniera approfondita evidenziando come la non adozione di strumenti a tutela dell’ambiente e della salute della collettività abbia portato alla distruzione del prezioso territorio tarantino, della sua economia agricola ed ittica ma soprattutto la privazione di un diritto fondamentale come quello alla vita. La questione tarantina ha segnato profondamente la storia italiana e il settore siderurgico, facendo emergere una sfiducia nella collettività in merito alla possibilità di conciliare la sostenibilità e la siderurgia. In questo contesto difficile, si contraddistinguono quelle imprese che hanno fatto della sostenibilità un punto di forza ed un obiettivo a cui mirare, sostenendo fermamente che il settore siderurgico può esistere senza compromettere l’ambiente circostante. Nell’ultimo capitolo analizzeremo i casi aziendali di quattro imprese che si sono contraddistinte per la loro impronta green nella produzione dell’acciaio, rompendo il preconcetto ormai affermato con il caso Ilva che l’industria siderurgica non possa essere sostenibile, dimostrando che la stessa può perfino essere un esempio per altri settori dell’economia.
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