Riassunto analitico
La seguente trattazione vuole fornire una panoramica aggiornata sugli usi terapeutici della Cannabis. Dopo una parte introduttiva orientata a presentare la Cannabis dal punto di vista botanico, storico e del suo cammino terapeutico vengono descritti gli usi clinici ad essa correlati, nonché gli aspetti di farmacocinetica, farmacodinamica, la definizione del sistema recettoriale, il meccanismo d’azione dei cannabinoidi, gli effetti farmacologici. Segue una breve panoramica sugli aspetti legislativi. Alcuni impieghi della Cannabis sono ormai consolidati in terapia e sono commercializzati diversi farmaci a base di cannabinoidi (Marinol, Cesamet, Sativex), per il trattamento sintomatico di specifiche patologie quali la sclerosi multipla, il dolore associato alle lesioni del midollo spinale, la fibromialgia. I cannabinoidi si impiegano nella riduzione dell'emesi e della nausea associate a chemioterapia, nel trattamento dell'anoressia in pazienti affetti da AIDS, nella cura del glaucoma. Tali farmaci sono descritti nel dettaglio nel corso della presentazione al fine di fornirne una specifica accurata relativa sia all'impiego ed ai benefici terapeutici, sia agli effetti collaterali ed ai risvolti tossicologici che derivano dal loro utilizzo e da cui il paziente non può prescindere. Questi effetti avversi devono essere tenuti in debita considerazione quando si inizia una terapia con derivati della Cannabis e la scelta ponderata deve essere fatta in termini di rapporto rischio/beneficio. In tale contesto si cita anche un esempio di farmaco a base di un'antagonista dei cannabinoidi (il rimonabant) e le ragioni che hanno portato al suo ritiro dal commercio. Altre applicazioni terapeutiche sono state recentemente ipotizzate e vengono riportate nel corso della trattazione (trattamento della Sindrome di Tourette, dell'epilessia, dei disordini psichiatrici, dell'ansia, del morbo di Parkinson, in vitro è stata evidenziata una regressione nella crescita di cellule tumorali), ma sono ancora oggetto di studio dato, ad oggi, l'insufficiente numero di pazienti sottoposto a regime di terapia sperimentale. L'impiego di prodotti a base di Cannabis, in questi casi, non è ancora riconosciuto dai protocolli della medicina tradizionale. Gli studi clinici procederanno in tal senso ed altri verranno sicuramente avviati in futuro permettendo di racccogliere un certo numero di dati rappresentativi finalizzati a potenziare le evidenze relative all'uso di Cannabis in questo tipo di malattie, con il fine ultimo di consolidarne o meno l'impiego in terapia.
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