Riassunto analitico
La legge 28 agosto 1997 n.285, sulla base della Convenzione di New York, riconosce e promuove il diritto del bambino a stare nella propria famiglia. La legge 4 maggio 1983 n.184, modificata dalla legge 28 marzo 2001, riconosce per ogni minorenne il “diritto di crescere e essere educato nell’ambito della propria famiglia”. La Costituzione della Repubblica sancisce che “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli” Però, per lungo tempo, non si sono presi provvedimenti in merito alla protezione dei figli, che purtroppo in molte situazioni subiscono violenze all’interno dello stesso nucleo famigliare. Per questo, nell’articolo viene specificato che “nel caso di incapacità dei genitori la legge provvede a che siano assolti i loro compiti”. In che modalità e con quali strumenti lo Stato interviene per la tutela di questi minori vulnerabili? All'interno della tesi, ho ripercorso le varie tappe della tutela dei minori e ho delineato l'istituto giuridico dell'affidamento nelle sue varie accezioni, mettendo in risalto anche la situazione di estrema fragilità vissuta dai minori stranieri non accompagnati. Il crescente malessere dei giovani e l'aumento dei disturbi di salute mentale richiedono un cambiamento nella progettazione dei percorsi di aiuto e sostegno. Per questo, sulla base dei piani nazionali italiani e delle strategie europee, ho presentato alcuni degli obiettivi di miglioramento per i prossimi anni, ponendo particolare attenzione ai temi del coinvolgimento della famiglia, della partecipazione dei giovani, della necessità di prevenzione delle situazioni di disagio e del sostegno dei care leavers. In conclusione, ho riportato sperimentazioni e buone pratiche che si potrebbero mettere in atto per raggiungere gli obiettivi proposti.
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