Riassunto analitico
Questo elaborato di tesi si propone di ricostruire la rete globale della catena di fornitura del settore automotive ed analizzare i possibili effetti di diverse politiche di lockdown su tale filiera. La ricostruzione del network della supply-chain automotive a livello di singole imprese amplia la gran parte della ricerca esistente sulle catene del valore globale, la quale si limita alla dimensione dei settori economici – ovvero, aggregati di imprese – in diversi paesi. In particolare, il grafo è stato ottenuto raccogliendo i dati disponibili sulla banca dati Bloomberg relativi ai fornitori e clienti del comparto oggetto di analisi partendo da due sub-industry della classificazione GICS, precisamente Automobile Manufacturers e Motorcycle Manufacturers, e successivamente costruendo relazioni di secondo livello, ovvero dalle aziende fornitrici o clienti alle imprese ad esse collegate. Il campione finale risulta costituito da 5.031 aziende, situate in 61 paesi che coprono 142 settori industriali. La granularità del network di connessioni tra fornitori e clienti che si è ottenuta è il primo elemento di originalità che caratterizza questa tesi. Una volta ricostruita la rete globale del comparto automotive, sono stati esaminati gli impatti economici che diverse policy di lockdown potrebbero avere su di essa, implementando sei modelli di simulazione ad agenti, caratterizzati da specifiche condizioni di partenza e reazioni delle imprese agli shock. A tal fine, si è assunto che la catena di fornitura della filiera automotive globale potesse essere una rappresentazione plausibile dei legami tecnologici e di mercato tra le imprese che operano nella produzione di automobili e motociclette a livello nazionale. Questo in modo da poter utilizzare i dati Istat relativi alle serrate dei settori Ateco, allo scopo di individuare le sub-industry soggette ad una sospensione dell’operatività. Le simulazioni hanno l’obiettivo di valutare in chiave comparativa quali policy potrebbero essere preferibili rispetto ad altre in termini di costi che esse comportano. In tal senso, si è tentato di estendere la ricerca esistente, la quale, per quanto se ne sa, non ha finora valutato la componente di connessioni delle imprese al di fuori del paese in cui operano per quanto riguarda l’analisi degli effetti della pandemia. Dunque, il secondo elemento di originalità è da ricondurre a come la topologia della rete ricostruita sia stata impiegata per implementare simulazioni che evidenziano quale sia la propagazione di certi shock lungo la filiera automotive. Questo studio è giunto a due principali risultati. Innanzitutto, si è osservato che le reti le cui aziende sono caratterizzate da una certa elasticità di sostituzione dei propri input produttivi nel breve periodo registrano un minore impatto economico a seguito dei provvedimenti di lockdown rispetto a quelle in cui le tecnologie produttive o le situazioni di mercato determinano maggiori condizioni di rigidità. In secondo luogo, le analisi condotte suggeriscono che policy di chiusura mirate possano avere costi inferiori rispetto a policy di chiusura generalizzate, ovvero indirizzate al complesso delle imprese che appartengono a certi settori.
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