Riassunto analitico
La tesi di ricerca si focalizza sulla relazione tra il processo psicologico della deumanizzazione e il fenomeno dell'immigrazione. Nelle varie sezioni dell'elaborato, si cerca di accompagnare i costrutti teorici con esempi pragmatici, avvenuti sia nelle epoche storiche passate, che in corso di manifestazione nella società contemporanea. Il primo capitolo illustra le radici delle disuguaglianze sociali e i fattori che le determinano, tra cui l'abbondanza, la mancanza di un'equa distribuzione delle risorse e le visioni individualistiche. Successivamente, dal punto di vista delle psicologia sociale, si approfondisce il fenomeno delle disuguaglianze tramite alcuni contributi teorici. Tra questi ultimi, vengono esaminate le ricerche di Tajfel e Turner sull'identità sociale, l'interazione degli individui lungo il continuum interpersonale-intergruppi e la teoria sulla categorizzazione di Hewstone e Brown. Dopodiché vengono approfonditi gli effetti delle disuguaglianze, come gli stereotipi, i pregiudizi, le discriminazioni e il concetto di minaccia dello stereotipo degli autori Sidanius e Pratto. Al termine di queste prime osservazioni, si analizzano le conseguenze delle disuguaglianze sociali. Per fare ciò, si ricorre agli studi condotti da Chiara Volpato e Albert Bandura, i quali hanno rispettivamente descritto i fenomeni della deumanizzazione e del disimpegno morale. Il secondo capitolo presenta le diverse forme attraverso cui la deumanizzazione si può manifestare. Tenendo come riferimento l'analisi della professoressa Volpato, si scorge come tale processo sia stato una costante nelle varie epoche storiche fino alle società attuali. Successivamente, si delineano le dinamiche che riguardano l'interazione tra gruppi diversi, definendo l'ingroup, l'outgroup, l'autostima correlata all'appartenenza di un gruppo e i meccanismi di delegittimazione radicale affermati di Bar-Tal. Dalle dinamiche che conducono a delegittimare e a escludere un determinato gruppo di soggetti dalla società, possono derivare le forme più estreme della deumanizzazione, come l'oggettivazione, capaci di produrre esperienze profondamente traumatiche nei vissuti delle vittime. Inoltre, illustrando anche la teoria del disimpegno morale di Bandura, si vede come attraverso la giustificazione degli atti crudeli commessi, gli individui riescano a sospendere la propria morale per continuare “a vivere bene”. Dopo aver illustrato le cause e gli effetti della disuguaglianza e della deumanizzazione, il terzo capitolo cerca connettere i due eventi sociali precedentemente presentati con il tema dell'immigrazione. Innanzitutto, si delinea l'iter burocratico e giuridico che comporta la richiesta di asilo politico in Italia e il panorama legislativo in cui essa è contenuta. Dopo una macro analisi a livello nazionale ed esaminando alcune operazioni condotte nel mar Mediterraneo, la lente sulla realtà si ridimensiona su un piano micro. Qui, si sofferma su alcune strutture che offrono accoglienza a persone richiedenti asilo, sia in contesti formali che informali e, i servizi offerti da operatori professionali o volontari. Concludendo, nell'ultima parte della tesi, vengono riportati i risultati della ricerca svolta sul campo e alcune esperienze dirette ad essa correlate. Per raccogliere i dati, si è ricorso alla proposta di un questionario on line, indirizzato sia a persone di origine italiana che straniera. La ricerca ha permesso di confrontare le considerazioni espresse dai soggetti dei due gruppi, indagando sia le percezioni che riguardano le disuguaglianze sociali e sia le possibilità di realizzazione delle persone. Infine, oltre a riportare i risultati conseguiti tramite la ricerca, si possono trovare le testimonianze raccolte, poiché esse danno voce ai traumi, alle paure, alle aspettative e ai sogni di coloro che decidono, o sono costretti, a fermarsi e stabilirsi in Italia.
|