Riassunto analitico
Abstract La complessa e diversificata disciplina del contratto subordinato di lavoro a tempo determinato (ovvero a termine) è stata, nel corso degli anni, oggetto di numerose modifiche legislative. Negli ultimi anni caratterizzati dal persistere della crisi economica, il legislatore è intervenuto molteplici volte con riforme e interventi sul contratto e sul rapporto, enfatizzandone il valore di simbolo della flessibilità, tale da renderlo uno dei principali protagonisti del mercato del lavoro. Questa tipologia contrattuale rappresenta lo strumento più utilizzato per l’assunzione di forza lavoro, soprattutto quella giovanile. Per tali motivi uno studio incentrato sul contratto di lavoro a termine è più, che mai attuale e utile per comprendere ed esaminare le recenti evoluzioni sul tema in oggetto. Lo scopo di questo elaborato è perciò quello di spiegare il percorso normativo del contratto a tempo determinato in Italia, partendo della prima norma in materia: l’articolo 2097 del Codice civile del 1942, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla presente disciplina e alle continue modifiche che hanno contribuito a rendere così instabile la materia. Particolare attenzione viene posta sui recenti interventi normative e in particolare le differenti modifiche causate dell’emergenza epidemiologica da coronavirus. Successivamente viene analizzata la disciplina italiana del contratto di lavoro a termine dalla stipula fino alla cessazione del rapporto. Alla fine, si distingue che il contratto a tempo determinato è considerato lo strumento capace di venire incontro alle legittime richieste dei datori di lavoro, che vedono il contratto a tempo determinato come una scelta meno vincolante, e nello stesso tempo, di favorire l’incremento del tasso d’occupazione.
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