Riassunto analitico
Il litorale Marina di Butera da decenni è caratterizzato da fenomeni erosivi dovuti alla realizzazione di opere antropiche, come lo sproporzionato allungamento dei moli del porto di Licata. Altro elemento sconvolgente che determina fenomeni erosivi è costituito dal parziale spianamento del cordone dunale, per la realizzazione di seconde case e strade, che priva la spiaggia di un importante contributo di sabbia. Altra causa dell’erosione costiera è l’impoverimento dell’apporto di materiale solido dei fiumi, oppure, i lavori di manutenzione eseguiti sulle spiagge. Infatti gli interventi effettuati con mezzi meccanici che giungono in profondità, incrementano l’erosione costiera delle spiagge sabbiose in quanto provocano la rottura degli aggregati di sabbia libera e delle singole particelle di sedimento, modificandone la granulometria. Tali particelle, trasportate dal vento, vengono disperse e non si accumulano più sulla spiaggia a meno che non siano trattenute dalla vegetazione sulle dune o dai tronchi. Inoltre, l’uso di detti mezzi meccanici determina l’alterazione del naturale profilo morfologico della spiaggia, rendendola più vulnerabile alle mareggiate. I materiali accumulati sulle spiagge come, ad esempio, la Posidonia oceanica, i tronchi, i pezzetti di legno, le canne, il materiale sminuzzato e le conchiglie rappresentano un importante elemento di ripascimento naturale dell’arenile ed esercitano un’azione di sostegno per la sabbia in quanto ostacolano l’erosione eolica e marina. Sarebbe auspicabile, quindi, la non rimozione di tali materiali durante i mesi autunnali ed invernali in quanto essi garantiscono la resilienza della spiaggia durante le mareggiate. Gli arenili andrebbero puliti solamente dai veri rifiuti di origine antropica quali oggetti in plastica, copertoni, polistirolo, materiale di risulta proveniente dalle strutture presenti in loco. L’erosione costiera ha raggiunto in molti tratti, in particolare nelle spiagge del Desusino e Tenutella livelli di grave dissesto e, considerata la rapida evoluzione dei fenomeni di arretramento delle spiagge degli ultimi anni, le prospettive future sono molto preoccupanti e non si può affidare ai soli processi naturali, il compito di riequilibrare la spiaggia, bisogna intervenire. Pertanto, si ritiene utile e interessante, proporre qui di seguito alcune opere di difesa da realizzare, sia rigide che morbide.
Si è pensato di progettare un sistema di Pennelli, strutture rigide di forma trapezoidale, che corrono perpendicolari alla costa, realizzate in massi naturali. Sono radicati a terra e posizionati a ridosso della linea di battigia. Il loro compito è quello di smorzare le onde incidenti e trattenere la sabbia evitando che si disperda a largo durante le mareggiate. Il progetto, prevede anche un intervento morbido detto Ripascimento, che consiste in versamenti di sabbia lungo il litorale, al fine di indurre un ampliamento artificiale della spiaggia in prossimità dell’ultimo pennello. Queste soluzioni, le più economiche, genereranno un avanzamento della linea di riva con un profilo di spiaggia concavo tra i pennelli, detto “dente di sega”.
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