Riassunto analitico
Il consumatore di oggi più che di elementi tangibili va alla ricerca di elementi emozionali, è sempre più alla ricerca di esperienze d'acquisto entusiasmanti piuttosto che di semplici prodotti. Per soddisfarlo non basta più semplicemente vendere un prodotto di ottima qualità ma bisogna fargli vivere un'emozione. Per essere competitivi, dunque, non basta più impiegare soltanto categorie del marketing tradizionale ma è necessario impiegare la componente emotiva, la parte inconscia, irrazionale dell'individuo. E' qui che entrano in gioco le strategie del marketing esperienziale che mirano a stimolare i sensi del cliente. Creare valore significherà rendere quest'ultimo protagonista di una memorabile esperienza di acquisto emozionandolo tramite la stimolazione di tutti i sensi. A tal proposito molte azienda offrono attraverso nuove politiche di retailing maggior controllo e pianificazione delle attività di distribuzione nei punti vendita. Nascono così nuovi fornmat distributivi che fungono da veri e propri mezzi di comunicazione e da luoghi in cui il cliednte può interagire con gli altri e vivere un'esperienza d'acquisto grazie all'atmosfera creata all'interno del negozio e alle diverse tecniche di visual merchandising. I grandi marchi tendono sempre più a curare i loro punti vendita con l'aiuto anche di architetti famosi, in quanto è ormai chiaro che il negozio è il luogo in cui il cliente possa essere emozionato e persuaso.
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