Riassunto analitico
Le interfacce naturali per l’interazione tra uomo e dispositivi digitali stanno diffondendosi in ogni ambito, compreso quello dell’automotive. Comandi vocali, comportamentali e gestuali stanno piano piano sostituendo l’utilizzo di componenti fisici quali pulsanti o rotelle. L’interazione con il veicolo diventa quindi naturale e bidirezionale; il veicolo stesso acquisisce capacità di segnalazione, di predizione e di monitoraggio del mondo esterno nonché del conducente, ad esempio per controllarne il livello di attenzione.
In questo ambito sono state studiate tecniche di visione artificiale e machine learning per il monitoraggio del guidatore e in particolare per la stima dell’orientazione della testa senza l’ausilio di dispositivi o marker da indossare. È stato creato un sistema basato su reti neurali convolutive, in grado di stimare l’orientazione della testa tramite il rilevamento dei landmark facciali, come la posizione di occhi, naso e bocca.
Successivamente, in collaborazione con Ferrari spa, è stata svolta una fase sperimentale per testare gli algoritmi proposti direttamente in autovettura, comparandone le prestazioni con sistemi commerciali
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