Riassunto analitico
In un’epoca sempre più globalizzata, in cui l’economia mondiale è più interconnessa e integrata che mai, alla base del successo della maggior parte delle imprese internazionali vi sono le loro strategie di internazionalizzazione. Queste imprese, aprendosi al mercato globale, sono in grado di incrementare le loro possibilità di successo e, di conseguenza, la loro redditività. Tuttavia, nel corso degli ultimi decenni, abbiamo assistito ad un cambio di direzione: se fino a poco tempo fa le imprese internazionali erano solite investire in paesi già pienamente sviluppati, ora stanno progressivamente iniziando ad investire in quelli conosciuti come mercati emergenti. Questi mercati stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nelle strategie di internazionalizzazione di un’azienda, facendo sì che sia più importante che mai capire al meglio i motivi di fondo che ne determinano la loro attrattività economica. Il presente lavoro si pone come primo obiettivo quello di capire cosa spinge un’azienda ad investire in mercati emergenti e le opportunità che offrono, le strategie di ingresso che potrebbe adottare e, soprattutto, le difficoltà che potrebbe incontrare e fino a che punto queste possono influenzarne gli affari. Sarà subito evidente che questi mercati non sempre sono una garanzia di successo ma, se approcciati al meglio, possono offrire una più ampia e promettente gamma di opportunità. Al fine di proporre un approfondimento più pratico, abbiamo analizzato le filiali estere di proprietà della multinazionale italiana Rossi S.p.a. in sette mercati emergenti, essendo queste un chiaro esempio di strategia di ingresso. Ciò è stato reso possibile intervistando uno dei manager dell’azienda, che ha permesso una miglior comprensione delle ragioni che spingono un’impresa internazionale a puntare su tali mercati, iniziando al contempo a cogliere alcuni dei vantaggi e degli svantaggi che potrebbero affrontare. Questa prima analisi ha poi reso necessaria un’ulteriore indagine, più approfondita, e a tal fine si è deciso di focalizzarsi in maniera più specifica su una delle filiali Rossi: Rossi India. Analizzando separatamente uno specifico mercato emergente, è stato possibile capire appieno i suoi fattori determinanti, le principali caratteristiche del paese e come queste, in cambio, possano rappresentare un ostacolo per gli affari e fino a che punto. Inoltre, ha permesso di fornire un’idea di come un’azienda internazionale potrebbe affrontare determinati problemi specifici del mercato in questione, così come alcuni dei possibili errori che l’azienda potrebbe aver commesso. La scelta è ricaduta sull’India principalmente per tre motivi. In primo luogo, è stato previsto che l’India potrebbe diventare una delle più forti potenze economiche al mondo, attirando l’attenzione di numerose aziende nel mondo e rendendola dunque un’interessante oggetto di studio. In secondo luogo, il manager da noi intervistato si è trovato ad essere personalmente e direttamente coinvolto nel processo di avviamento della filiale ed ha potuto fornire informazioni rilevanti per lo scopo di questo lavoro di tesi. Infine, l’India è un paese estremamente vasto e diversificato, una terra di contrasti. Sono proprio queste sue peculiarità intrinseche ad essere la principale fonte dei problemi che deve affrontare un’azienda intenzionata a fare affari in India, come nel caso di Rossi S.p.a. Lo scopo è quello di aiutare il lettore a capire, tramite esperienza diretta, cosa implica per un’azienda svolgere parte delle sue attività in India e come possa provare a superare alcuni degli ostacoli più difficili. L’India può essere tanto il miglior investimento che una multinazionale possa fare, quanto il più rischioso. L’esito finale dipende da talmente tanti fattori che, come avremo modo di vedere, il successo non è mai garantito e richiede un alto grado di pazienza.
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Abstract
In an increasingly globalized era, in which the world economy is more interrelated and integrated than ever, behind the success of almost all international firms lie their internationalization strategies. By opening up to the global market, these firms are able to increase their opportunities of success and hence their profitability. Over the last decades, however, we have been witnessing a change of direction: if up until recently international firms tended to target fully developed markets for their investments, they have progressively started to invest in those referred to as emerging markets. These markets are taking on an increasingly central role in the internationalization strategies of a company, making it even more important to fully understand the underlying reasons that determine their economic attractiveness.
This work is first concerned with understanding what may lead a firm to invest in emerging markets and the opportunities these may offer, as also the entry strategies it may adopt and, most importantly, the difficulties it may face and the extent to which they may affect business. It will soon be clear that these markets are no guarantee of success, but, if properly approached, they can offer a wider and more promising range of business opportunities. In order to provide a more practical insight, we analysed the foreign subsidiaries owned by the Italian multinational Rossi S.p.a. in seven emerging markets, these being a clear example of entry strategy. This was made possible by interviewing one of the company’s managers, allowing for a better understanding of what drives a company to target such markets and start capturing some of the advantages and disadvantages they may be faced with.
This first analysis then led to the need for a further, more detailed, investigation and, for this purpose, we decided to concentrate more specifically on one of Rossi’s subsidiaries: Rossi India. By analysing one emerging market separately, we were able to fully grasp its specific driving factors, the country’s main characteristics and how these may, in turn, represent an impediment to business and to what extent. In addition, it enabled us to offer an idea of how an international firm may deal with certain market-specific problems as also some of the possible mistakes it may have committed.
The choice fell on India for three main reasons. First, India is currently expected to become one of the main global economic powers, hence attracting businesses from all over the world and making it an interesting case study. Second, our interviewee was directly and personally involved in the start-up process of the subsidiary and was thus able to offer relevant information for the aim of this work. Third, India is an extremely vast and diverse country, known to be a land of contrasts. Its inherent peculiarities, in fact, are often the main problem source faced by a firm wanting to start doing business in India, as was the case of Rossi S.p.a. The aim is to offer the reader, through first-hand experience, what doing business in an emerging market as India implies and how a firm may or may not overcome the most challenging obstacles it presents. India may in fact be the best investment a multinational may make, but also the riskiest. The final outcome depends on so many factors that, as we shall see, success is never guaranteed, and requires a high degree of patience.
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