Riassunto analitico
Con il termine stand-up comedy intendiamo un genere di commedia dove l'artista porta in scena dei monologhi oppure una serie di battute secche, uno show in cui il comico si esibisce su un palco stando in piedi; generalmente i temi affrontati sono riferiti all’attualità utilizzando un linguaggio diretto e a volte offensivo; l’argomento più triste e politicamente scorretto diventa esilarante. Una commedia dove l’attore fa ridere di sé per poi successivamente attaccare gli altri, giocando con stereotipi e pregiudizi, puntando a colpire le certezze dello spettatore. Proprio per questo motivo, affrontando questo tipo di spettacolo, non si può prescindere dall’analisi del fenomeno del Political Correctness. Il political correctness, o correttezza politica, è in generale la pratica di evitare deliberatamente un linguaggio o azioni che rischiano di offendere gli altri, in particolare quei gruppi di minoranze in termini di razza, genere, disabilità e religione. La stand-up comedy è da sempre, negli Stati Uniti, uno spazio di sovversione e critica politica in quanto capace di mostrare l’ipocrisia e le contraddizioni di una società che ritiene oscene e fuori luogo soprattutto le parole più che le azioni. Quindi il fenomeno del political correctness e quello della stand-up comedy sono in netto contrasto. In questo studio ho cercato di capire fino a che punto la comicità e il politicamente corretto possano convivere e come invece questa ultima pratica stia fortemente influenzando gli artisti nella scelta delle parole da utilizzare nei loro show. Il timore principale dei comici è quello di vedersi cancellati dai social media, che oggigiorno è il mezzo più utilizzato per la diffusione di notizie, o addirittura di vedersi cancellare i propri show e i relativi tour. Questo fenomeno della cancellazione, definito Cancel Culture, sta prendendo sempre più piede, mettendo a rischio la libertà di espressione e di conseguenza le carriere di molti artisti americani, in una società come quella degli Stati Uniti, dove il pluralismo e la libertà di pensiero son sempre stati baluardo della loro democrazia. Penso che le parole siano solamente suoni che assumono valore ma che hanno un’insignificanza assoluta rispetto all’intenzione: questo voler essere politically correct a tutti i costi in realtà è una maschera per coprire un pensiero ben diverso; finché non si cambia il modo di pensare, non potrà cambiare realmente il modo di agire.
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Abstract
With the term stand-up comedy, we mean a kind of comedy where the artist brings on stage monologues or a series of jokes, a show in which the comedian performs on a stage standing up; generally, the topics discussed are related to current affairs using a direct and sometimes offensive language. The saddest and most politically incorrect topic becomes hilarious. It is a comedy where the actor makes people laugh at themselves and then attacks others, playing with stereotypes and prejudices, aiming to hit the beliefs of the audience. For this reason, facing this kind of show, we cannot ignore the analysis of the phenomenon of Political Correctness.
Political correctness is generally the practice of deliberately avoiding language or actions that risk offending others, especially those people who belong to disadvantaged groups. These underprivileged groups are defined in terms of race, gender, disability, and religion.
Stand-up comedy has always been, in the United States, a space of subversion and political criticism as it is able to show the hypocrisy and contradictions of a society that considers words more obscene and inappropriate than actions. Therefore, the phenomenon of political correctness and that of stand-up comedy are in stark contrast.
In this study I have tried to understand to what extent comedy and political correctness can coexist and how the latter practice is strongly influencing artists in the choice of words to use in their shows. The main concern of comedians is to see themselves cancelled from the social media, which is nowadays the most widely used medium for spreading news, or even to see their shows and tours cancelled. This phenomenon of cancellation, called Cancel Culture, is becoming more and more popular, jeopardizing the freedom of expression and consequently the careers of many American performers, in a society such as the United States, where pluralism and freedom of thought have always been the foundation of their democracy.
I think that words are only sounds that assume value but have an absolute insignificance compared to the intention: this desire to be politically correct at all costs is actually a mask to cover a very different thought; until people change their way of thinking, they will not be able to change the way that they act.
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