Riassunto analitico
Le ripercussioni socio-economiche causate dal sisma Emiliano nel maggio del 2012 sono state amplificate dall’occorrenza degli effetti cosismici di superficie (ECS), che si sono manifestati in seguito alle scosse di maggior intensità. La limitata consapevolezza sismica tra la popolazione emiliana è attribuibile ad una pluralità di cause, che in questo studio hanno portato a riconsiderare la stretta relazione tra conoscenze scientifiche e percezione sismica, riconoscendo alle geoscienze un ruolo fondamentale nei processi di valutazione e comunicazione del rischio. La presente tesi si inserisce nel progetto Spinner (2013), volto ad approfondire gli studi sugli ECS indotti dalla sequenza del 2012. 1. La prima parte della tesi si è dedicata alla implementazione di un catalogo geo referenziato degli ECS riferiti al sisma emiliano. Le informazioni di diversi database, realizzati dagli enti di ricerca che hanno censito direttamente in campo gli ECS, sono state integrate ed omogenizzate in un unico comprensivo catalogo. Il catalogo include 1910 ECS si correda di 200 schede descrittive ed è stato pubblicato online al fine di garantirne la consultazione pubblica. 2. La seconda parte di questo lavoro si è indirizzata all’analisi e alla mappatura della suscettibilità agli ECS a scala regionale, al fine di discriminare, in una visione sinottica, le aree della pianura emiliana maggiormente inclini a questi fenomeni in caso di terremoto. Con questo scopo è stato proposto un approccio metodologico statistico-probabilistico, applicando in modo comparativo, metodi bivariati quali il Valore Informativo e il Weights of Evidence (peso delle evidenze) e la Regressione Logistica, come metodo multivariato. Basati sulla relazione spaziale tra le evidenze di supporto, in questo studio fornite dal catalogo degli ECS realizzato, e le mappe tematiche rappresentative dei fattori predisponenti considerati questi metodi validati quantitativamente, hanno consentito di mappare la suscettibilità agli ECS con soddisfacenti risultati in termini predittivi nell’area di studio. La ricerca presenta un contributo metodologico innovativo poiché, tra le pratiche geoingegneristiche il rischio di liquefazione (CSE) è valutato localmente con metodi deterministici basati su costose, ed a volte carenti, prove in situ. 3. Nell’ultima sua sezione la tesi ha approfondito uno studio di percezione sul rischio sismico tra la cittadinanza emiliana dopo l'esperienza del terremoto del 2012. L’indagine è stata realizzata attraverso la divulgazione online di un questionario, coinvolgendo un campione statistico differenziato di 468 persone. Lo studio ha interessato la popolazione giovanile delle scuole medie di primo e secondo grado e la popolazione, che ha compilando il questionario pubblicato sui siti comunali. L’analisi statistica delle risposte ha evidenziato correlazioni significative tra alcune variabili demografiche e conoscenza o percezione dei rischi. Il questionario ha rilevato nelle risposte una generalizzata conoscenza ed erronea percezione e della pericolosità e del rischio sismico da parte della popolazione considerata. La ricerca ha posto in evidenza due importanti aspetti che confermano le ipotesi iniziali di questo studio: l’importanza e l’utilità dello strumento cartografico e dei cataloghi open source e la necessità espressa dalla popolazione di maggiori informazioni scientifiche inerenti la pericolosità e rischio sismico territoriale. Complessivamente, le tre sezioni di questo dottorato di ricerca indicano possibili strumenti e strategie per trasmettere informazioni scientifiche sul rischio sismico e sugli ECS, utili ad accresce a livello collettivo una maggiore consapevolezza dei rischi e validi per la costruzione di pratiche sociali resilienti.
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Abstract
The social and economic impacts caused by the May 2012 seismic sequence in the Po Plain were locally increased by the widespread occurrence of soil liquefaction related Coseismic Surface Effects (CSE).
In the framework of the Spinner Project (2013), focused on the CSE related to the 2012 earthquake, this thesis has proposed a multidisciplinary approach of investigation which, by considering the key role of geosciences for risk assessment and for risk communication, has identified CSE catalogues, CSE susceptibility mapping and analysis of risk perception, as fundamental tools for enabling and enhancing social seismic-risk awareness.
The area of interest extends for an area of about 1400 km2 and corresponds to the epicenter area of the May 2012 earthquake. This thesis is structured in three main sections, according to the main objectives of the research:
1. The first section is dedicated to the catalogue of CSE induced by the strongest quakes of May 20th and 29th 2012. A comprehensive georeferenced CSE catalogue has been created by merging and homogenizing different databases that included information collected by various teams of researchers. The catalogue including hundreds of CSE and is completed by 200 descriptive datasheets and it has been published online in order to allow the general citizens to consult it.
2. The second section is dedicated to CSE susceptibility mapping at regional scale. This task has been carried out by using bivariate and multivariate geostatistical data-driven methods such as Information Value, Weight of Evidence and Logistic Regression. These methods, based on CSE catalogue as supporting evidence and on a number of predisposing factors maps such as, in particular, geomorphological features, subsurface lithology and groundwater depth, were applied in a comparative way to map areas prone to CSE in the study area. The satisfactory results, that have been quantitatively validated, allow to consider the approach adopted as an innovative methodological contribution in this field of study, that is generally based, in geoengineering practice, on deterministic assessments that rely on costly and often unavailable local in-site tests.
3. The third section is dedicated to risk awareness analysis with special emphasis of the role of seismic cartography as a tool for risk communication. A study on risk perception was carried out through an online questionnaire distributed within the Emilia population, through dissemination on the municipalities official websites and in collaboration with educational institutions (secondary and high schools). The questionnaire was compiled by 468 individuals. Results were statistically tested and have indicated that gender, nationality, school location, residence were significant variables conditioning risk perception and that, overall, a weakness in seismic risk knowledge among the Emilian community exists. Nevertheless, the feedback outlined the usefulness of seismic cartography for risk understanding. The study has also addressed two additional issues: earthquake risk related contents in school textbooks, as well as, the terminology used in newspaper during the 2012 event. Furthermore, a participatory mapping workshop was organized in a school located in the epicentral area, in order to experiment an alternative bottom-up program of collaborative science, useful to the understanding of territorial and local vulnerability.
Altogether, the three sections of this doctoral research indicate possible tools and strategies to convey at collective level scientific information on seismic risk and correlated CSE, in order to enhance risk awareness and preparedness among communities and local resilience.
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