Riassunto analitico
La tesi si è articolata in cinque capitoli. Nel primo capitolo si è analizzata la differenza tra scambi sessuo-economici e lavoro sessuale, di quest’ultimo è stato presentato il percorso storico e sociale dal Medioevo fino al Cinquecento, da essere considerato un “male minore” (Barbagli, 2020) funzionale al mantenimento dell’ordine pubblico a esserne tra le cause del suo sconvolgimento, giudicando le prostitute vettore di malattie, pericolose e devianti. Nel secondo capitolo è stato illustrata la regolamentazione statale del lavoro sessuale dall’Ottocento ai modelli contemporanei europei. Nel terzo capitolo è stato esaminato il legame che intercorre tra i processi migratori, le politiche securitarie di controllo dei confini europei e l’emergere dello sfruttamento del lavoro sessuale da parte delle reti criminali internazionali con la conseguente analisi delle principali tratte che attraversano l’Italia, ossia la tratta nigeriana, albanese, rumena, brasiliana e cinese. Nel quarto capitolo è stata illustrata la storia dei movimenti politici per la rivendicazione dei diritti delle e dei sex workers. Successivamente si è ricostruita l’autorganizzazione mutualistica e dal basso della rete europea European Sex Workers' Rights Alliance per rispondere all’impatto sociale, sanitario ed economico della pandemia di Covid-19 iniziata a gennaio 2020 e tuttora in corso, infine ci si è soffermate sul caso italiano attraverso il ricorso a interviste e testimonianze svolte da settembre 2021 a febbraio 2022 sia in presenza che da remoto per analizzare la prima raccolta fondi rivolta direttamente alle lavoratrici e lavoratori del sesso più colpite/i dagli effetti dell’emergenza di Covid-19. Nel quinto capitolo sono stati approfonditi i risultati della ricerca di campo effettuata sotto forma di tirocinio curricolare da novembre 2021 al 10 febbraio 2022 presso l’unità di strada del Comune di Parma gestita dall’Associazione di promozione sociale Mani. Infine nella seconda parte del capitolo è stato osservato l’impatto sociale ed economico della pandemia attraverso la ricostruzione delle operatrici delle unità di strada di Piacenza, Bologna, Ferrara, Rimini e Ravenna e delle sex workers intervistate, evidenziando le strategie e le reazioni che le unità hanno messo in campo per rispondere alle richieste delle sex workers in difficoltà. Inoltre si è riflettuto sul concetto di sicurezza personale e anche ideale raccontato dalle voci delle stesse lavoratrici sessuali intervistate analizzando l’attuale scenario del lavoro sessuale dopo due anni di emergenza sanitaria. Le interviste sono state fatte a sei operatrici delle unità di strada, alla rappresentante del direttivo del Comitato per i diritti civili delle prostitute e a cinque sex workers. La metodologia utilizzata è stata l’osservazione partecipante, le interviste e il registratore per quest’ultime.
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Abstract
The thesis was divided into five chapters. The first chapter analyzed the difference between sexual-economic exchanges and sex work, the latter presented the historical and social path from the Middle Ages to the sixteenth century, to be considered a "lesser evil" (Barbagli, 2020) functional to maintenance of public order to be among the causes of its upheaval, judging prostitutes vector of diseases, dangerous and deviant. The second chapter illustrated the state regulation of sex work from the nineteenth century to contemporary European models. The third chapter examined the link between migration processes, the security policies of control of European borders and the emergence of the exploitation of sex work by international criminal networks with the consequent analysis of the main routes that cross Italy, namely the Nigerian, Albanian, Romanian, Brazilian and Chinese trafficking. In the fourth chapter, the history of political movements for the vindication of the rights of sex workers was illustrated. Subsequently, the mutualistic and bottom-up self-organization of the European Sex Workers' Rights Alliance network was rebuilt to respond to the social, health and economic impact of the Covid-19 pandemic that began in January 2020 and is still ongoing. Then the focus moved to the Italian case through the use of interviews and testimonies carried out from September 2021 to February 2022 both in person and remotely to analyze the first fundraising aimed directly at the sex workers most affected by the effects of the Covid-19 emergency. In the fifth chapter, the results of field research carried out in the form of a curricular internship from November 2021 to February 10 2022 at the street unit of the Municipality of Parma managed by the Mani social promotion association were examined in depth. Finally, in the second part of the chapter, the social and economic impact of the pandemic was observed through the reconstruction of the workers of the street units of Piacenza, Bologna, Ferrara, Rimini and Ravenna and of the sex workers interviewed, highlighting the strategies and reactions that units have deployed to respond to the demands of sex workers in difficulty. We also reflected on the concept of personal and even ideal security told by the voices of the same sex workers interviewed by analyzing the current scenario of sex work after two years of health emergency. Interviews were made with six street unit workers, the executive representative of the Committee for the Civil Rights of Prostitutes and five sex workers. The methodology used was participant observation, interviews and the recorder for these last ones.
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