Riassunto analitico
La progressiva partecipazione delle donne al mercato del lavoro ha portato all’attenzione l’esigenza di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Dopo una breve cornice storica e concettuale su come i legislatori, nazionali ed europei, abbiamo risposto a queste esigenze ai fini di inquadrare le peculiarità del nostro stato anche in considerazione della variabile culturale, si procederà con il comprendere quali sono le misure di conciliazione vita- lavoro consigliate dalle direttive europee e come queste siano recepite all’interno degli ordinamenti nazionali. L’elaborato si propone di guardare il tema della conciliazione da una prospettiva più ampia: solitamente limitato alla figura della madre lavoratrice. In un’ottica di eguaglianza di diritti e di partecipazione egualitaria nel mercato del lavoro è infatti necessario che anche negli uomini si diffondi da un lato un’idea di responsabilità nei confronti degli aspetti di cura e dall’altro si garantisca loro lo stesso diritto di occuparsi della prole nei periodi di vita delicati e di poter “socializzare” con il ruolo di nuovo genitore. Pertanto il tema della conciliazione non è un tema esclusivamente femminile ma che vede coinvolti i genitori, qualunque sia il sesso, in quanto tali e in quanto impegnati a coordinare attività professionale e attività di cura. L’elaborato lascia spazio anche ad una riflessione su come anche il welfare e la cultura aziendale possa essere un tassello aggiuntivo che aiuti alla costruzione di un sistema che agevoli donne e uomini nel loro ruolo genitoriale.
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