Riassunto analitico
La disuguaglianza è da sempre una delle variabili che caratterizza la nostra esistenza. Pertanto è fondamentale saper riconoscere le dimensioni in cui si manifesta, con quali modalità e soprattutto è necessario identificare gli individui che ne risentono maggiormente. Il presente lavoro, suddiviso in quattro capitoli, ha come principale obiettivo quello di analizzare la sperequazione dei redditi in Italia a partire dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni presentando in maniera chiara l’andamento e l’evoluzione nel tempo di questo fenomeno che risulta avere una particolare rilevanza nel nostro Paese. Nella prima parte dell’elaborato vengono presentate le varie sfaccettature della disuguaglianza, cercando di comprenderne i fattori scatenanti e le successive ripercussioni. Una delle più comuni classificazioni è la distinzione tra disuguaglianze verticali ed orizzontali: le prime mostrano il divario, riguardo ad un determinato fenomeno, tra gli individui in fondo ed al vertice di una distribuzione, le seconde considerano invece le disuguaglianze tra gruppi definiti in base a fattori quali razza, genere, religione. Nella seconda parte del Capitolo 1 il focus si sposta sull’esposizione degli indici che vengono utilizzati per la misurazione della sperequazione del reddito. Tra questi, il coefficiente di Gini è quello più utilizzato grazie alla sua praticità d’uso e di calcolo. La sperequazione dei redditi è strettamente correlata ad aspetti che definiscono la qualità della nostra vita quali salute, soddisfazione personale, rapporto di equilibrio vita-lavoro, tempo libero e molti altri e non si può quindi sottovalutarne l’influenza. Per questa ragione, nel Capitolo 2 vengono presentati una serie di indici proposti nel corso degli anni come alternativa al PIL, indice generalmente accostato al livello di benessere di un paese. Si vedrà quindi che, al contrario di quanto si pensi comunemente, il PIL spesso non riflette in maniera fedele il grado di felicità di una popolazione o la soddisfazione di vita, così come non considera il fattore Terra: la sostenibilità, infatti, è un aspetto che non può essere sottovalutato. Per descrivere in maniera realistica e per dare un valore quantitativo alle variabili riportate dall’approccio teorico della prima parte dell’elaborato, il Capitolo 3 esamina il caso dell’Italia. I primi paragrafi si concentrano sull’andamento della sperequazione dei redditi nel nostro Paese, ne analizzano l’evoluzione e la variazione nel tempo. Si sottolineano i passaggi più critici e si approfondiscono questioni come il divario tra Nord e Sud e la concentrazione della ricchezza rispetto al reddito, tra gli altri. Viene poi trattato il benessere sotto la lente della multidimensionalità, facendo riferimento ai dati estrapolati dall’ultimo rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) che viene fornito annualmente dall’ISTAT. La seconda parte del capitolo ha una natura più tecnica e riporta le misure economiche attuate dal Governo a sostegno delle famiglie italiane per far fronte all’impatto del Covid-19. Infine, il quarto capitolo si propone di integrare le evidenze presentate nel Capitolo 3 sulle ripercussioni in campo economico e sociale causate dalla pandemia. A supporto delle tematiche affrontate, si utilizza un approccio sperimentale con il fine di inquadrare l’impatto che il virus ha avuto non solo sui redditi degli italiani, ma anche sul loro benessere psico-fisico. I dati presentati in questa ultima parte sono stati ottenuti attraverso un questionario distribuito nel mese di marzo 2021, quindi ad un anno esatto dal primo lockdown in Italia. La situazione nel nostro Paese, ad oggi, risulta ancora critica.
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Abstract
Inequality has always been one of the variables that shapes our society. Therefore, it is fundamental to identify the dimensions in which it takes place, how it manifests itself and, above all, which individuals are most affected by it. This work, divided into four chapters, has the main objective of analysing income inequality in Italy from the period after the Second World War to the present day, clearly describing the trend and evolution over time of this phenomenon, which is particularly relevant in our country. In the first part of the paper the various facets of inequality are presented, trying to understand the triggering factors and the subsequent repercussions. One of the most common classifications is the distinction between vertical inequality (VI) and horizontal inequality (HI): the former shows the gap, with regard to a given phenomenon, between individuals at the bottom and at the top of a distribution, while HI considers inequalities between groups defined on the basis of factors such as race, gender, religion. In the second part of Chapter 1, the focus shifts to an illustration of the indices that are used to measure income inequality. Among these, the Gini coefficient is the most widely used for measuring concentration because of its ease of use and calculation. Income inequality is closely related to aspects that define our quality of life such as health, personal satisfaction, work-life balance, leisure time and many others, and its influence cannot be underestimated. For this reason, Chapter 2 presents a series of indices that have been proposed over the years as alternatives to GDP, an index generally associated with a country's level of well-being. It will then be observed that, contrary to common belief, GDP often does not accurately reflect a population's state of happiness or life satisfaction, nor does it take into account the Earth factor: sustainability, in fact, is an aspect that cannot be ignored. Chapter 3 examines the case of Italy, in order to describe in a realistic way and to give a quantitative value to the variables reported by the theoretical approach of the first part of the paper. The first paragraphs focus on the trend of income inequality in our country, analysing its evolution and variation over time. The most critical passages are highlighted and issues such as the North-South divide and the concentration of wealth relative to income, among others, are explored. It then discusses wellbeing under the lens of multidimensionality, referring to data extrapolated from the latest report on Equitable and Sustainable Wellbeing (Benessere equo e sostenibile, Bes) that is provided annually by ISTAT. The second part of the chapter is of a more technical nature and reports on the economic measures implemented by the Government in support of Italian households to cope with the impact of the Covid-19. Finally, the fourth chapter aims to integrate the evidence presented in Chapter 3 on the economic and social consequences of the pandemic. In support of the issues addressed, an experimental approach is used with the aim of framing the impact that the virus has had not only on Italians' incomes, but also on their psycho-physical well-being. The data presented in this last part were obtained through a survey distributed in March 2021, therefore exactly one year after the first lockdown in Italy. The situation in our country, to date, is still critical.
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