Riassunto analitico
Abstract Il presente lavoro di tesi si è svolto presso il laboratorio di ricerca Unimore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, partendo da un prodotto OMW (Olive Mill Waste) gentilmente fornito dal Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) di Reggio Emilia. Lo studio ha avuto lo scopo di giudicare le potenzialità della sansa di olive come materia prima per la produzione di biogas e investigare le sue caratteristiche, la fattibilità economica e l'impatto ambientale che comporta. La produzione di energia che risponde ai principi di sostenibilità è alla base delle attività volte a ridurre l’impatto ambientale, l’uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia ha lo scopo di ridurre fenomeni di inquinamento e di cambiamenti climatici. Il prodotto OMW è stato in un primo momento pretrattato con lo scopo di analizzarne le singole componenti, puntando ad una sua valorizzazione. Il processo si è suddiviso in 3 step: Separazione della frazione solida dal liquido; Essiccazione della frazione solida; Filtrazione e concentrazione della frazione liquida. Successivamente si è proceduto a testare diverse metodiche estrattive allo scopo di ridurre il contenuto di sostanze solubili contenute nella frazione solida, rendendo più efficace la successiva fase di purificazione delle fibre. Inoltre, questo primo studio è stato svolto al fine di valutare la possibilità di recuperare prodotti di interesse tecnologico dalla frazione solida, tra cui polifenoli. La purificazione delle fibre della matrice solida (in particolare le cellulose) è stata eseguita con diverse tecniche di estrazione. Sulla frazione liquida e sugli estratti ottenuti dall’isolamento dei composti fenolici si sono effettuate analisi dell’attività antiossidante attraverso l’utilizzo di tecniche spettofotometriche. In un secondo momento, sono state condotte analisi sulle fibre insolubili dei residui solidi ottenuti dalla purificazione delle fibre, è stata eseguita attraverso il protocollo per l’analisi dei solidi solubili, lignina, cellulosa e ceneri. Le analisi sono state svolte utilizzando un analizzatore di fibre. I risultati, considerando la resa in biogas e la composizione del biometano prodotto, aspetti cruciali per ottimizzare il processo di digestione anaerobica, è indispensabile considerare tutti i fattori che migliorano la resa in biogas e la composizione del biometano prodotto per massimizzare l'efficienza del processo, tra cui temperatura, pH, rapporto C/N, HRT, concentrazione di substrato e presenza di inibitori o tossine; garantendo la qualità del prodotto finale e favorendo l'adozione su larga scala di questa tecnologia promettente per la produzione di energia rinnovabile. Alla luce dei risultati ottenuti è fondamentale svolgere ulteriori ricerche, sviluppando tecnologie per migliorare le prestazioni rispondendo ai requisiti di sostenibilità del processo di digestione anaerobica. In sintesi, la ricerca ha contribuito a procurare una panoramica completa sull'efficacia della preparazione della sansa di olive per la produzione di biogas, evidenziando i principali risultati ottenuti e suggerendo prospettive future per lo sviluppo e l'ottimizzazione del processo.
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