Riassunto analitico
L’identità culturale dell’Alto Adige è sempre stata piuttosto complicata da definire, principalmente a causa degli eventi storici a cui questa regione è andata incontro nel corso dei secoli. Infatti, inizialmente l’Alto Adige apparteneva all’Austria, tuttavia, dopo la Prima Guerra mondiale venne firmato un armistizio tra Austria-Ungheria e Italia, così l’Italia assunse provvisoriamente l’amministrazione del territorio. Nel 1919, tramite il trattato di Saint-Germain, l’Alto Adige venne ufficialmente annesso all’Italia. Da quel momento in poi, anche per via dell’ascesa al potere del Partito Nazionale Fascista e della politica di italianizzazione, la questione linguistica e culturale divenne sempre più complicata all’interno della regione, fino ad arrivare all’equilibrio che si è raggiunto nel presente. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare l’identità culturale dei sudtirolesi e di capire in quale modo e fino a che punto la propria prima lingua possa influenzare la percezione della propria identità. In Alto Adige convivono tre gruppi linguistici: il gruppo linguistico tedesco (69,4%), quello italiano (26%) e quello ladino (4%). La convivenza tra questi gruppi linguistici in passato non è stata sempre pacifica. Tuttavia, al giorno d’oggi sembra essere arrivati ad una sorta di equilibrio tra i vari abitanti della regione, nonostante le difficoltà e le barriere linguistiche presenti. Per analizzare la domanda della ricerca, per prima cosa è stato creato un questionario con domande incentrate sulla prima lingua dei partecipanti, la prima lingua dei loro genitori e la percezione della propria identità culturale in relazione a queste ultime. Non vi erano requisiti particolari in termini di età o di genere, l’unico requisito era quello di essere Sudtirolese. Le risposte di questo sondaggio sono poi servite per confermare l’ipotesi della relatività linguistica di Edward Sapir e Benjamin Lee Whorf, secondo cui la prima lingua influenza lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano. Successivamente, è stata utilizzata la teoria delle dimensioni culturali di Geert Hofstede al fine di paragonare le dimensioni dell’Italia e quelle dell’Austria, per comprendere a quali tra queste l’Alto Adige si avvicina di più. Infine, è stata analizzata la teoria di Edward T. Hall, secondo cui l’Italia è una cultura high-context e l’Austria low-context. Il posizionamento dell’Alto Adige è risultato essere più vicino a quello dell’Austria, piuttosto che a quello dell’Italia.
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Abstract
Die kulturelle Identität Südtirols war schon immer recht kompliziert zu definieren, was vor allem auf die historischen Ereignisse zurückzuführen ist, die diese Region im Laufe der Jahrhunderte erlebt hat. Ursprünglich gehörte Südtirol zu Österreich, doch nach dem Ersten Weltkrieg wurde ein Waffenstillstand zwischen Österreich-Ungarn und Italien unterzeichnet, so dass Italien vorübergehend die Verwaltung des Gebiets übernahm. Im Jahr 1919 wurde Südtirol offiziell durch den Vertrag von Saint-Germain an Italien angegliedert. Von da an wurde die Sprach- und Kulturfrage in der Region immer komplizierter, bis das heutige Gleichgewicht erreicht war, was auch auf die Machtübernahme der nationalfaschistischen Partei und die Politik der Italianisierung zurückzuführen ist.
Ziel dieser Studie ist es, die kulturelle Identität der Südtiroler zu analysieren und zu verstehen, wie und in welchem Ausmaß ihre Erstsprache die Wahrnehmung ihrer eigenen Identität beeinflussen kann. In Südtirol leben drei Sprachgruppen nebeneinander: die deutsche Sprachgruppe (69,4%), die italienische Sprachgruppe (26%) und die ladinische Sprachgruppe (4%). Das Zusammenleben zwischen diesen Sprachgruppen verlief in der Vergangenheit nicht immer friedlich. Heutzutage scheint es jedoch trotz der Schwierigkeiten und Sprachbarrieren ein friedliches Zusammenleben zwischen den verschiedenen Bewohnern der Region zu geben.
Um die Forschungsfrage zu beantworten, wurde zunächst ein Fragebogen mit Fragen zur Erstsprache der Teilnehmer, zur Erstsprache ihrer Eltern und zur Wahrnehmung der eigenen kulturellen Identität in Bezug auf diese Sprachen erstellt. Es gab keine besonderen Voraussetzung für die Teilnahme in Bezug auf Alter oder Geschlecht, die einzige Anforderung war, Südtiroler zu sein. Die Antworten aus dieser Umfrage bestätigen die linguistische Relativitätshypothese von Edward Sapir und Benjamin Lee Whorf herangezogen, der zufolge die Erstsprache die kognitive Entwicklung eines jeden Menschen beeinflusst. Anschließend wurden anhand der Theorie der Kulturdimensionen von Geert Hofstede die Dimensionen Italiens und Österreichs verglichen, um zu verstehen, welcher dieser Dimensionen Südtirol am nächsten kommt. Schließlich wurde die Theorie von Edward T. Hall analysiert, nach der Italien eine High-Context-Kultur und Österreich eine Low-Context-Kultur ist. Es wurde festgestellt, dass die Positionierung Südtirols näher an der von Österreich als an der von Italien liegt.
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