Riassunto analitico
L’elaborato si pone l’obiettivo di analizzare come tutt’oggi la ricerca dei bisogni in un progetto, approcciato attraverso il design thinking, può avvenire a distanza rispetto che in presenza. Trattandosi di un approccio creativo human-centered, in cui l’uomo dev’essere al centro dell’attenzione, è essenziale comprendere i bisogni e le richieste esplicite e implicite dei clienti, dal momento che bisogna progettare qualcosa per loro; interazioni e stimoli con gli utenti nella vita professionale e personale permettono di migliorare notevolmente l’empatia, strumento principale in un progetto di design thinking, che purtroppo può essere limitato dalla distanza. Il 2020 ha costretto a molte attività e progetti ad agire in modalità remota a causa della pandemia; come si può approcciare quindi il Needfinding sotto questo punto di vista? È necessario approfondire quali metodi oggi giorno sono a disposizione per comprendere i bisogni, anche in modo non diretto, così da considerare tutti gli eventuali vantaggi e svantaggi. Vengono riportati tutti i metodi e strumenti per una ricerca dei bisogni a distanza trovati in letteratura, descrivendoli nel dettaglio con i loro vantaggi, svantaggi e progetti associati. Per approfondire la tematica, l’elaborato riporta l’analisi del progetto “Ippodamo” svolto completamente a distanza, che ha come obiettivo lo sviluppo prototipale di un sistema di pianificazione avanzato, basato su una piattaforma di integrazione dati inerenti alla città, ai cittadini e ai servizi di facility management urbano. Viene riportata una descrizione del progetto e dei risultati ottenuti, accompagnata da quali strumenti e modelli è stato possibile usare e come durante la ricerca dei bisogni da remoto, validati attraverso auto-etnografia, osservazioni e interviste al team di progettazione. Per approfondire la tematica del design thinking e il Needfinding da remoto, nel quarto capitolo viene riportata l’analisi della challenge “Istituto G. Luosi” svolta nel corso di Business Process Engineering dell’università di Modena e Reggio Emilia; verranno approfondite alcune osservazioni rilevate durante la sfida svolta completamente in presenza dal team, così da accentuare il distacco rispetto un approccio a distanza. Grazie a questo elaborato è stato possibile analizzare tutte le sfaccettature durante la ricerca dei bisogni in un progetto per capire quanto può essere utile effettuare una ricerca a distanza, ma anche evidenziando i suoi limiti, così da comprendere quanto tutt’oggi è ancora importante adottare un approccio in presenza del design thinking.
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