Riassunto analitico
L’esigenza dei lavoratori di partecipare alle decisioni aziendali deriva dal rapporto di poteri tipicamente asimmetrico esistente tra imprenditore e lavoratore. L’intento di limitare o controllare il potere dell'imprenditore si realizza, in Italia, in vari tempi e con diverse prassi, attraverso differenti strumenti e soggetti: – con la stipulazione del contratto collettivo aziendale; – con l'azione delle RSA ed RSU, che operano in qualità di controllori continui dell'attività imprenditoriale, dell'organizzazione di lavoro, della tutela contro le discriminazioni, i mutamenti di mansioni, i trasferimenti e i licenziamenti; – con la possibilità di ricorsi amministrativi al tribunale del lavoro da parte dei sindacati esterni contro attività dell’imprenditore considerate illecite perchè antisindacali. L'indirizzo germanico fa invece perno sulla rappresentanza elettiva di tutto il personale, attraverso il sistema proporzionale, che comprende tutti i lavoratori dell'impresa, iscritti e non iscritti ai sindacati, compresi gli apprendisti e i giovani al di sotto dei 18 anni, che dà luogo al Consiglio d'azienda,di cui fanno parte anche rappresentanti sindacali, detentore di larghi poteri derivanti da precise norme legislative, secondo il principio di dovere di collaborazione aziendale, improntato a sua volta al principio della reciproca fiducia, della lealtà contratturale e delle esigenze dell'impresa coordinate agli interessi dei lavoratori.
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