Riassunto analitico
La tesi affronta la tematica della felicità e della qualità della vita degli individui attraverso l'analisi e il confronto di due tipi di approcci differenti: l'approccio delle capacità, introdotto da Amartya Sen e poi perfezionato da Martha Nussbaum e l'approccio della felicità, in cui, d'altra parte, assistiamo ad una sorta di rivincita dell'utilitarismo benthamiano. Scopo di questo studio sulla felicità in economia è di mettere in luce due approcci alternativi rispetto quelli economici tradizionali, confrontandoli nelle loro diversità e cercando di capire che cosa essi intendano per felicità e qualità della vita degli individui. Si cerca così una differente strada da percorrere, che vada oltre i modelli economici predominanti che impongono il Prodotto Interno Lordo come unico strumento e misura in grado di valutare il nostro autentico benessere. Il mero aumento del Pil non indica di fatti il nostro reale benessere, e la qualità di vita di una nazione non migliora se, e soltanto se, aumenta la percentuale pro capite del prodotto interno lordo. Nei primi tre capitoli dell'elaborato vengono affrontate queste tematiche, partendo da una prima parte dedicata all'utilitarismo e due dei suoi autori: Bentham e Mill, per poi procedere, nel secondo e nel terzo capitolo, alla descrizione dell'approccio: delle capacità e successivamente di quello della felicità. Nel quarto e ultimo capitolo, viene effettuata un'analisi empirica utilizzando dati provenienti dall'indagine ICESmo, sulle condizioni economiche e sociali delle famiglie modenesi, nel 2006. Si è descritto il dataset a disposizione e si sono analizzati i due modelli di riferimento. In merito all'approccio della felicità, prendendo ispirazione da un recente lavoro di Kahneman e Deaton, abbiamo distinto due tipi di felicità - "life evaluation" (felicità per la propria vita nel complesso) ed "emotional well-being" (felicità momentanea, quotidiana) - per poi cercare di comprendere quali siano i fattori e le variabili che influenzano maggiormente la felicità, complessiva e di breve periodo, nelle famiglie modenesi. Infine, prima di procedere alle conclusioni, per quanto concerne l'approccio delle capacità si è cercato di comprendere il livello e la distribuzione del benessere nella popolazione modenese, definendo una lista di sei funzionamenti. Guardando agli effetti delle mancanze di capacità negli individui, si è cercato di capire come esse si distribuiscono nel campione (in relazione a età, livello di istruzione e così via) e come varia la felicità degli individui, in presenza o in assenza di queste deprivazioni. Per questa seconda analisi sono stati utilizzati come riferimento gli studi di Baldini e Silvestri e di Brandolini e D'Alessio. Si è infine giunti alle conclusioni della tesi.
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